Stefania Craxi al Secolo: “Solidale con la Meloni, battaglia al metodo Repubblica”
Ah, dimenticavo! Se poi si ha la fortuna di avere l’ingrediente magico, ossia costruzione ad arte di un qualche presunto reato, ecco che il cerchio si chiude e fa la sua comparsa quel giustizialismo che rende tutto più appetibile e dirompente.
Solidale con la Meloni
È per questo che per nulla sono rimasta stupita del trattamento subito da Giorgia Meloni – udite, udite! – dal quotidiano “la Repubblica”. Forse la violenza degli attacchi rivolti a una madre prima ancora che una donna e un politico, potranno stupire chi certa storia non l’ha vista, non l’ha letta o l’ha letta e compresa tardi o male; oppure chi certi trattamenti non l’ha subiti sulla propria pelle, su quella dei propri cari, della propria comunità.
Purtroppo, la vita non mi ha risparmiato né l’uno né l’altro.
Per questo, non solo mi sento di dare la mia solidarietà a Giorgia per un attacco – questo sì – squadrista, ma sento vivo il bisogno di battagliare, finché avrò forza e voce, contro certi metodi e certo modo di intendere la lotta politica.
Lo farò in favore di amici e avversari, in nome di quella libertà e di quel rispetto della dignità che si deve ad ogni persona. Ne ha bisogno il Paese che nel presunto gioco fantasy tra le forze del bene e quelle del male, sta perdendo il suo futuro, il suo ruolo e il prestigio internazionale che gli compete.
Stefania Craxi
Una Stefania veramente in gamba, giuste le sue parole che sicuramente finiranno in qualche cassetto di qualche pseudo direttore di redazione a ” Repubblica “.
Purtroppo quel fastidioso germe, che viene da lontano, continua ancora a rosicchiare il cervello di chi si crede capacitato d’inveire e insultare chi con molta passione sta cercando di rimettere insieme quello che costoro, con il loro scrivere e la loro prepotenza hanno rovinato di un Paese.