Strage di Bologna, il pressing di Fdl: «Ora Conte tolga il segreto di Stato»
Strage di Bologna, il castello accusatorio vacilla. Dopo la svolta sulle indagini in seguito allo scoop dell’Adnkronos, Fratelli d’Italia chiede che si faccia piena luce sui troppi misteri. A partire dalla scoperta di una possibile 86esima vittima della strage alla stazione. Forse la terrorista che trasportava l’ordigno, come ipotizzato dalla tesi del giudice Priore e Valerio Cutonilli.
Strage di Bologna il pressing di Fratelli d’Italia
Il giallo sui resti del corpo di Maria Fresu
Subito una commissione d’inchiesta
I parlamentari chiedono ai presidenti di Camera e Senato di calendarizzare la proposta di legge di FdI per la costituzione di una commissione d’inchiesta sui fatti di Bologna. alla luce delle importanti novità emerse.
«Il Parlamento potrà così garantire terzietá e imparzialità, vista l’estrema importanza degli eventi sul piano internazionale, che coinvolgono anche i nostri servizi segreti. Le testimonianze di numerosi parlamentari e di consulenti come Giampaolo Pellizzaro rendono solida la correlazione fra la rottura del Lodo Moro e la bomba a Bologna. E il possibile coinvolgimento di esponenti del terrorismo interno e internazionale, come la Rete Separat di “Carlos lo Sciacallo”. Una tesi giá sviluppata dal giudice Priore e Cutonilli nel saggio I segreti di Bologna, da Enzo Raisi nel suo Bomba o non bomba, dal lavoro giornalistico di Silvio Leoni.”
La svolta della nuova perizia
La nuova perizia è stata richiesta dalla difesa di Cavallini per a una serie di incongruenze e di misteri che gravano sulla fine della Fresu, scomparsa, nessuno sa spiegarsi come, nella strage di Bologna. Secondo alcuni autori – che non credono alla pista fascista – si tratterebbe di una 86sima vittima, forse la terrorista autrice della strage.