
Strage di Bologna, troppi falsi di regime per giustificare un teorema. Domenica convegno
Domenica a Roma per l’intera giornata si parlerà di stragi. Quelle stragi attribuite da sempre ai fascisti sulla base di teoremi che stanno perdendo pezzi. Le ultime perizie, le rivelazioni sui passaporti falsi utilizzati a Bologna, dimostrano che coloro che si erano impegnati alla ricerca della verità non avevano torto.
Gli organizzatori del convegno sono ricercatori storici ed ex ricercati, in quanto vittime acclarate da parte dei servizi deviati di ripetuti depistaggi per la strage del 2 agosto 1980.
Battaglia per la riapertura del processo
Sfiduciati dalla giustizia italiana, essi stanno istruendo un processo internazionale con giuristi stranieri per poter richiedere la riapertura del processo senza attendere la compiacenza di una magistratura di parte.
Ma non si parlerà solo della strage di Bologna. Gli indizi e le prove raccolti consentono di rivisitare la strage di Piazza Fontana e della Questura di Milano, quelle di piazza della Loggia a Brescia, dell’Italicus e perfino la strage di Natale del 1984.
Il convegno di domenica sulla strage di Bologna
La matrice? Non solo non fu mai fascista ma di tutt’altro genere e colore. Le rivelazioni mettono a nudo sinistre complicità che risalgono fino alla nascita della Prima Repubblica.
Domenica, sul tema, ci sarà un convegno presso l’Occidental Aran Park, al Laurentino, in via Riccardo Forster 24. Interverranno a partire dalle 10 – l’iniziativa si concluderà alle 18 – l’avv. Valerio Cutonilli e i giornalisti Gabriele Marconi e Massimiliano Mazzanti. E ancora, l’avv. Carlo Taormina e i parlamentari Salvatore Deidda, Paola Frassinetti e Massimo Ruspandini di Fdi, e De Vecchis della Lega. Parleranno anche Gabriele Adinolfi e Roberto Fiore.