Violenza al centro di accoglienza: immigrato semina il panico, arrestato due volte in un giorno
Momenti di terrore nel centro di accoglienza in via Redipuglia, a Cagliari. Un immigrato si è inferocito per un piatto sporco lasciato nel lavello dal coetaneo bengalese. I due convivevano la stanza. Ha impugnato un pugnale con una lama lunga 15 centimetri e ha tentato di accoltellarlo. Si tratta di un ventunenne del Ciad.
I carabinieri l’hanno arrestato per tentate lesioni aggravate. Dopo una notte passata nella camera di sicurezza, il giudice l’ha rimesso in libertà. Ma l’immigrato ha fatto ritorno nel centro di accoglienza, nonostante il divieto di avvicinamento. Voleva riprendersi i vestiti. Al rifiuto dei custodi di lasciarlo entrare, il giovane ha perso nuovamente la ragione. Ha scavalcato la recinzione per aggredire il personale.
Bloccato dai carabinieri del Radiomobile di Cagliari, l’extracomunitario ha morso alla gamba un militare prima di colpirlo con una testata. E’ stato nuovamente arrestato.
La situazione nei centri di accoglienza è sempre ad alta tensione. I precedenti sono molti. Ad agosto un immigrato era “disgustato” dal pranzo. Prima ha inveito contro gli addetti della struttura e ha lanciato piatti, bicchieri e posate. Poi ha minacciato con un’ascia un’educatrice. È successo in provincia di Latina.