A Centocelle in scena solo l’ultima delle balle antifasciste di una sinistra con l’odio nelle viscere

13 Nov 2019 6:00 - di Francesco Storace

E’ la sinistra con l’odio nelle viscere che ha bisogno di inventare. Se settanta anni dopo hanno ancora bisogno di antifascismo, ogni episodio diventa provvidenziale. Anche se non è vero. Del resto, fa indignare abbastanza anche la faccia tosta di un Pd che fa affiggere un manifesto nel trentennale del Muro di Berlino, come se non fossero loro i nipotini di chi lo volle elevare tra Berlino Est e la parte occidentale della città.

Come dimenticare, ad esempio, la cagnara sulle uova in faccia ad un’atleta di colore vicino Torino, salvo poi accorgersi che a tirargliele era stato il figlio di un consigliere comunale del Pd. O la canea antirazzista e antidestra quando un maestro elementare a Foligno mise con la faccia al muro un bimbetto di colore in classe. Si diedero alla fuga solo quando si scoprirono le simpatie rosse dell’insegnante.

Non si scusano mai

Eppure non si scusano mai di fronte alla costruzione degli imbrogli mediatici. Non appena saputo dell’incendio alla libreria, Centocelle si è riempita, il 6 novembre, di una marea di personaggi politici. Di sinistra, ovviamente. Tutti a frignare contro il pericolo fascista all’assalto della cultura. Franceschini, Raggi e varia umanità politicante. E poi i messaggi in quantità industriale: Zingaretti. Boldrini. Fassina. Cirinnà. Orfini. Eccetera eccetera. Persino il verboso presidente della commissione antimafia, Morra: ‘’Libro rinvia a libertà. E chi ha paura della libertà incendia le librerie’’. Forse erano libri scritti in italiano e magari il tunisino non lo capiva…

Vergogna, dovremmo dire ora a costoro. Domani ci saranno pure i sindacati alla passeggiata organizzata nel quartiere. Chissà se si faranno vedere anche gli specialisti delle parole a vanvera, quelli che hanno bisogno di odiare proprio perché sono rimasti senza idee. Qualcuno glielo spieghi da chi sono composte le bande nordafricane che esigono il monopolio dello spaccio di droga. Loro, i maghi delle parole a vuoto, cacciano farfalle mentre la delinquenza prende in ostaggio un quartiere.

Più sicurezza, meno antifascismo, compagni

Commenti

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  • Claudio Brandani 13 Novembre 2019

    Fare partire querele e richieste di rettifica no?

    • Francesco Storace 13 Novembre 2019

      Basta scrivere la verità, le querele si fanno a chi ha il coraggio di mettere nomi e cognomi

  • Alessandro Cherubini 13 Novembre 2019

    Caro Direttore, disamina perfetta. a settanta anni di distanza ancora la sinistra usa il fascismo come spauracchio per la ricerca di consenso. Senza però rendersi conto, a mio avviso, che sono sempre di meno le persone sulle quali tale argomentazione fa presa, per fortuna. Anche perchè, se da un lato il fascismo ha avuto delle estremizzazioni negative (come del resto qualunque regime ne ha), dall’altro però sono talmente tante le cose positive portate alla Nazione che non possono essere più ignorate e che spesso – per quella che è la mia esperienza diretta – porta persone di sinistra non trinariciute e senza paraocchi a riconoscerne il valore positivo. Dunque, come giustamente Lei chiosa, serve più sicurezza, meno antifascismo e sicuramente meno faziosità becera.

  • valerie 13 Novembre 2019

    Libro rinvia a libertà. Una delle tante mafie arcobaleno, sicuramente ben satolla di soldi pubblici, ha fatto una caciara indegna contro una casa editrice colpevole di avere semplicemente messo un esercizio di italiano in cui venivano elencati burlescamente gli stereotipi dei mariti nei confronti delle mogli. Come se il popolo bue non l’avesse capito che la sinistra evoca continuamente false censure liberticide altrui per far passare come una ghigliottina e in blocco tutte le proprie.

  • maurizio pinna 13 Novembre 2019

    Gazzettate di antifascismo e di fake ILVA, 3 RIGHE sui Soldati Nostri, che nel loro pensiero unico restano fascisti, come nel 1945. Nelle TV ROSSE odio per chi rappresenta un ostacolo alla bolscevizzazione del Paese. In Italia esiste “quella sporca dozzina” che sta in TV H24 solo per colpire e massacrare i “fascisti” i “razzisti”. Razzisti che UNICI al mondo portarono in Africa Orientale qualcosa anziché arraffare. Quando il Duca d’ Aosta capì che si stava soccombendo lasciò liberi gli Ascari di andarsene: all’Amba Alagi si fecero ammazzare tutti per gli Italiani. Questi sarebbero i razzisti: chi non rispetta la Storia è un truffaldino e un vigliacco!