Arrestato Antonello Nicosia (Radicali): «Faceva il messaggero dei boss mafiosi». Le intercettazioni
Un assistente parlamentare, Antonello Nicosia, membro del comitato nazionale dei Radicali italiani, è stato arrestato all’alba insieme con altre 4 persone. L’accusa: aver veicolato messaggi fuori dalle carceri. In manette anche il capomafia di Sciacca Accursio Dimino. Secondo la Procura avrebbe fatto da tramite tra capimafia, alcuni dei quali al 41 bis, e i clan, portando all’esterno messaggi e anche ordini.
Nicosia ha accompagnato la deputata Pina Occhionero (ex LeU e di recente passata a Italia Viva, che risulta estranea alla vicenda) in alcune ispezioni all’interno delle carceri siciliane. Durante quelle visite i boss avrebbero affidato all’assistente della parlamentare dei messaggi da recapitare all’esterno.
Nicosia, i Radicali, il ruolo di assistente parlamentare
Antonello Nicosia, 48 anni, originario di Sciacca, è stato eletto nel Comitato Nazionale dal XVII Congresso di Radicali Italiani. Ma è anche assistente parlamentare giuridico-psicopedagogico alla Camera dei deputati. In particolare di Giuseppina Occhionero. Secondo l’accusa aveva una doppia vita. Pubblicamente infatti parlava di legalità e diritti dei detenuti. Poi invece avrebbe aiutato i detenuti a fare uscire dal carcere dei messaggi alle famiglie mafiose.