Caos M5S, la base si ribella all’invito di Grillo a “non rompere i c…”. Nesci: “Ci offende”
Nomi, linee guida, organizzazione interna e immagine pubblica: tutto da rifare. Ma proprio cambiamenti e aggiustamenti diventano il nuovo terreno di scontro a cinque stelle. come dimostra sempre Dalida Nesci che, a riguardo, posta ancora: «Se il nome del prof. Aiello sarà sottoposto a ratifica sulla piattaforma Rousseau io voterò no». Secondo la deputata calabrese del M5S, infatti, tra le fila movimentiste in questo momento «c’è assurda o voluta ambiguità che ci sta portando ad un suicidio politico. Ci sono due linee politiche dettate da due capi: Grillo&DiMaio. Uno parla di progetti alti con la sinistra, mentre l’altro cambia idea il giorno dopo il risultato dell’Umbria. Nel frattempo, però, continuano a dire di essere d’accordo su tutto». E non fa una grinza…
Giorgia Meloni sul caos grillino
E tra i due litiganti, il terzo discetta… E si schiera a metà. È il caso di Flora Frate, altra deputata M5S che quell’invito, non proprio garbato, a lasciar decidere lui mosso da Grillo, non l’ha ben digerito ma pazienza: discutere si deve. Riorganizzare pure. E, scrive la Frate, «se qualcuno prova fastidio, pazienza. È la democrazia, bellezza». E così, intervenendo nel caotico dibattito in corso nel Movimento (che poi, date le conclusioni tirate da Grillo sembra più un autorevole monologo autoreferenziale), dichiara: «Personalizzare il dibattito sul capo politico non fa bene al Movimento e distrae l’esecutivo da cose ben più importanti. Penso all’Ilva e al tavolo per le riforme. Se ci sono ambizioni di leadership alternative che si palesino, altrimenti inutile starne a parlare. Altro discorso, invece, per quanto riguarda il dibattito interno, che credo sia una risorsa imprescindibile per una comunità politica che deve decidere il proprio orizzonte, culturale e programmatico». Poi la replica al garante Grillo. «Etichettare questa legittima discussione, fisiologicamente inarrestabile, come una rottura di scatole, parafrasando Beppe Grillo, mi pare assai ingeneroso». Insoma, nel caos di pro e contro, obbedienti e dissidenti, chi fa chiarezza dall’esterno è Giorgia Meloni che, tirando le somme sul caos grillino e sulle ambiguità del Movimento, dichiara: «I grillini gettano definitivamente la maschera e Beppe Grillo detta la linea a Luigi Di Maio. Il M5S partito di sinistra alleato del Pd. Fratelli d’Italia ha sempre avuto ragione a dire: mai col Pd e mai col M5S». più chiaro di così…