
Centinaio smentisce Conte: «Mai avvisati del suo conflitto d’interessi su Fiber»
«Conte non ci aveva mai avvisato del conflitto d’interessi su Fiber». Gian Marco Centinaio, leghista ed ex ministro delle Politiche agricole alla Verità smentisce il premier sul caso Fiber. «La ricostruzione della vicenda operata dal presidente Conte è volutamente distorta». «In occasione del Cdm – dice – infatti, non è stata mai verbalizzata alcuna incompatibilità del premier rispetto alla vicenda. Né è stato fatto alcun cenno al parere che Conte aveva reso in materia». Dopo l’esplosione della notizia e dopo l’attacco del Financial Times dello scorso 28 ottobre, Conte ha diffuso due note. Poi è intervenuto alla Camera. In questa sede ha confermato la sua posizione innocentista e ha attaccato Salvini. Ma adesso Centinaio smentisce la sua versione.
Centinaio contro Conte
Il ministro Centinaio era presente al Consiglio dei ministri del 7 giugno dello scorso anno, si legge sulla Verità. «Semplicemente – dice ancora alla Verità – Conte non ha partecipato alla riunione. Era in viaggio verso il G7. E il contenuto della lettera non è mai arrivato al Cdm». E poi ancora: «Dichiarare o no il conflitto è una differenza, che può sembrare minima, ma è invece di sostanza». «Se Conte fosse stato presente ed avesse dichiarato il proprio conflitto di interessi (astenendosi quindi dal votare). Anche gli altri ministri sarebbero venuti a conoscenza dell’esistenza di un conflitto tra l’avvocato e il presidente del Consiglio. Un conto è votare conoscendo l’esistenza del conflitto, altro è votare senza saperlo. Purtroppo l’assenza di Conte – conclude Centinaio – ha impedito che il conflitto venisse dichiarato. Ponendo così tutti i ministri nell’impossibilità di conoscere l’effettiva realtà dei fatti».