Costanzo stronca Adrian: “Non si capisce perché uno spettatore dovrebbe vederlo”

26 Nov 2019 16:37 - di Redazione
Costanzo stronca Adrian

Maurizio Costanzo affonda la sua lama affilata e stronca “Adrian” senza appello. Lo fa in un intervento acuminato su Libero. Il popolare conduttore fornisce un giudizio come suo solito  su alcune trasmissioni tv e su alcuni colleghi. Inizia elogiando Fiorello, conclude elogiando Amadeus. E nel mezzo – anzi nel baratro- colloca Celentano  il suo Adrian. È bravo Fiorello in queste sue presenze su RaiPlay. E sono stati bravi quelli che hanno voluto Fiorello alla guida di questo nuovo canale che può portare alla Rai un pubblico decisamente più giovane”. Poi la legnata al Molleggiato.

“Prosegue, su Canale 5, l’avventura di Celentano, in un varietà un po’ sghembo e, comunque, lontano dai gusti del pubblico attuale, Adrian. Non penso al fumetto che, a dir la verità, non sarebbe andato bene nemmeno 15 anni fa, ma alla prima ora, dove Celentano ha cominciato a spendersi un po’ di più cantando, ma dove, sostanzialmente, manca un perché lo spettatore debba vedere Celentano. Infatti, giusto o sbagliato, lo vedono sempre di meno”. Vecchio, stantio, senza un perché. “Mi auguro, invece – conclude Costazo – che Amadeus riesca a costruire il 60° Festival con tutti gli onori che questa festa patronale merita”.

Del resto parlano  i numeri oltreché il giudizio di uno che la televisione la conosce come le tue tasche. Il pubblico espresse già la scorsa edizione della trasmissione di Celentano giudizi pessimi. “Ma seriamente avevamo bisogno di un cartone su Celentano?»”, chiedeva qualcuno su Twitter. Mentre un altro scriveva: «Con tutto il rispetto per l’artista Celentano, ma ‘vorrei sapere’ che senso ha questo programma?”. Tutto torna: l’osservazione di Costanzo (perché uno spettatore dovrebbe vedere il programma) non fa una grinza neanche adesso che lo show un po’ fumetto un po’ no perde pezzi.

Le ha tentate tutte, Celentano, per portare in rianimazione la sua creatura. Ha portato nello show  Gerry Scotti e Piero Chiambretti. Giletti e Conti. Poi Paolo Bonolis. Niente da fare. Il flop prosegue. Anche la puntata a base di vecchie canzoni con Maria De Filippi accorsa in aiuto e Gianni Morandi  non ha alzato lo share. I tempi del programma sono francamente inadatti. A Mediaset sono disperati. Si attendono nuovi mutamenti di rotta.

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