Di Maio, ironia di pessimo gusto sul dramma di Venezia. Calderoli: «Conte lo cacci dal governo»
“Siamo arrivati a questo, ad un ministro della Repubblica che fa ironia di fronte all’alluvione che ha sommerso Venezia, uccidendo delle vite umane e provocando danni incalcolabili per i cittadini e i lavoratori e anche un grave danno d’immagine per l’Italia. Di Maio parla di ‘ironia della sorte’ per il consiglio regionale del Veneto, con sede a Venezia, inondato poco dopo aver respinto l’aria fritta della mozione dei Cinque Stelle contro i cambiamenti climatici. Perché se l’avessero approvata l’alta marea non sarebbe arrivata?”. Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli.
“Ci rendiamo conto che il ministro degli Esteri, che dovrebbe promuovere la nostra immagine all’estero, si diverte a fare battute su una tragedia per tutto il Paese? E parliamo del ministro che si vantava di aver risolto il problema dell’Ilva in quattro e quattrotto. E infatti… E parliamo del ministro che aveva abolito la povertà. E infatti…”.
“Verrebbe da chiedere al professor Conte un sussulto di dignità. Con la cacciata immediata di Di Maio dal Governo. Ma a questo punto non ha senso. Tra qualche mese si andrà al voto e gli italiani presenteranno il conto ai Cinque Stelle. Che verranno travolti e a Di Maio che scomparirà dalla scena politica. come già accaduto in tempi recenti ad alcuni suoi illustri predecessori alla Farnesina. Ormai i Cinque Stelle prendono il voto solo di chi è stato illuso dal reddito di cittadinanza. E anche tra quelli sono sempre di meno a votarli. Perché anche quest’anno la misura non funziona…”.
“Chi s’ corica co’ li quadrar, se sceta cacato e pisciato”!
Traduzione:”chi si mette a letto con i bambini, si sveglia sporco di cacca e di pipì”