Schiaffo francese all’Italia: liberato il no global Vincenzo Vecchi. Deve scontare 11 anni
La Corte di Appello di Rennes decide la scarcerazione di Vincenzo Vecchi, il no global italiano latitante da 8 anni e arrestato in Francia ad agosto. Vecchi sarà libero in giornata. La giustizia italiana chiedeva l’estradizione. “Per quanto riguarda la condanna per i fatti di Milano – ha detto l’avvocato di Vecchi, Maxime Tessier – è stato ritenuto che la pena era stata già scontata. Il mandato europeo per i fatto di Genova invece è stato ritenuto irregolare”.
Il mandato europeo? Per i giudici francesi non vale
Al termine dell’udienza del 24 ottobre, la Corte d’Appello aveva annunciato che avrebbe reso la sua decisione oggi. L’udienza del 24 ottobre era stata convocata dopo che le autorità italiane avevano fornito, entro il 10 ottobre come richiesto, il supplemento di informazioni relativo ai due mandati di arresto europei che erano stati emanati nei confronti di Vincenzo Vecchi. Gli avvocati di Vecchi, Marie-Line Asselin, Catherine Glon e Maxime Tessier avevano chiesto al tribunale di dichiarare la nullità del mandato d’arresto europeo. Oppure, in subordine, la possibilità per il loro assistito di scontare la condanna in Francia. Vecchi era latitante da 8 anni e che era ricercato per i fatti del G8 di Genova del 2001,
Vincenzo Vecchi deve scontare 11 anni e 6 mesi
La Corte di Cassazione il 13 luglio 2012 aveva reso definitiva la condanna di Vincenzo Vecchi. Deve scontare 11 anni e 6 mesi per le violenze verificatesi durante il G8 di Genova. Vecchi aveva inoltre riportato una condanna a 4 anni di reclusione per alcuni scontri che hanno avuto luogo in occasione di una manifestazione antifascista a Milano nel marzo del 2006.
La Corte di Appello di Rennes ha negato l’estradizione
Il 23 agosto scorso la Corte di Appello di Rennes non aveva concesso l’immediata estradizione di Vecchi. Ha quindi chiesto alle autorità italiane di fornire, entro il 10 ottobre, un supplemento di informazioni relativo ai due mandati di arresto europei emanati nei confronti di Vecchi. Il 27 settembre scorso la Corte d’appello di Rennes aveva respinto la richiesta di scarcerazione. Gli avvocati di Vecchi, che avevano presentato la richiesta di rilascio lo scorso 22 agosto, chiedevano che fossero concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
il mandato europeo irregolare? bene e…se quando esce ammazza qualche francese, sarà “regolare” o criminale?
non è il primo schiaffo che riceviamo dai ns. cugini d’oltralpe. o no?
Chi gli paga quei tre avvocati? La Francia torna a difendere i delinquenti, nonostante gli attentati terroristici sul suo territorio.