Diventa un giallo l’incontro con la Segre. Salvini smentisce: la vedrò presto
Si sono incontrati o no a Milano ieri pomeriggio? La notizia della visita di Matteo Salvini a Liliana Segre, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla commissione, viene smentita dallo stesso leader leghista. Più che una smentita, la sua, è una non conferma. «Io gli incontri che ho li comunico. Gli incontri che non comunico io, per quanto mi riguarda, non ci sono», dice alle telecamere, che lo assalgono al suo arrivo all’Eicma di Rho per le celebrazioni del trentennale della caduta del Muro di Berlino. Insomma un caso nel caso che sa di “giallo” annunciato.
Salvini smentisce l’incontro con la Segre
«L’incontro con la Segre l’avrò più avanti. Lo chiedo io. Quando avverrà? Presto», aggiunge l’ex ministro dell’Interno. A chi gli ha chiesto quali saranno i temi che affronterà con Segre, Salvini ha risposto: «Io ascolto ascolto, è una donna estremamente intelligente. Sono giovane, ho voglia di capire, di imparare e di ascoltare».
Eppure tutti i quotidiani e le tv hanno dato la notizia di un incontro pomeridiano in casa della senatrice a vita. Massimo riserbo per un rendez vous in forma privata e che privato doveva restare. «Da parte nostra manteniamo un totale impegno alla riservatezza», dice al Corriere della Sera uno dei tre figli della senatrice.Il leader della Lega si sarebbe presentato con la figlia senza nessun rappresentante delle istituzioni.
A me è appena arrivato un altro proiettile
D’accordo con la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre? «Assolutamente favorevole, purtroppo se ce ne è bisogno». È la risposta di Salvini alla domanda sulla misura di tutela nei confronti della senatrice a vita, dopo gli insulti e le minacce via social. «Quando il Viminale assegna una scorta lo fa a ragion veduta. Ogni scorta è una sconfitta – aggiunge l’ex ministro – perché vuol dire che c’è qualche cretino che vuole sostenere con la violenza quello che invece in democrazia va sostenuto con il pensiero». Sul clima di intolleranza nel Paese, Salvini aggiunge: «A me è appena arrivato un altro proiettile, non piango. In un paese civile non dovremmo avere paura né io né la Segre».
Anche la Lega in piazza a Milano
oi annuncia che la Lega sarà in piazza il 10 dicembre a Milano per la manifestazione dei sindaci a sostegno dell’ex deportata ad Auschwitz. «Quando c’è qualcosa di democratico che riguarda il futuro lo sosteniamo, invece il dibattito tra fascismo e comunismo che sono sepolti dal passato non mi appassiona».