Draghi sovranista e quella risposta di Salvini sul Colle: diteci che era solo uno scherzo
Ci mancava Draghi sovranista. Ieri sera, a domanda di Mario Giordano, è apparso piuttosto stravagante Matteo Salvini quando ha risposto che lui, l’ex capo della Banca Centrale Europea, al Quirinale potrebbe votarlo. Il che significa l’esatto contrario di quel che si è detto sinora.
O Salvini ha cambiato consiglieri politici per apparire più moderato, oppure la confusione è a mille.
Votare Draghi per le elezioni anticipate?
Per qualche suo intrigante tifoso, quella del leader della Lega è solo una mossa – molto politicista – per sgombrare il tavolo da ogni dubbio: vi votiamo Draghi, ma mandateci ad elezioni anticipate. Elezioni o maledizioni?
Parliamoci chiaro, nessuno addita Draghi come il male assoluto, ma semplicemente la sua elezione significherebbe ad esempio annullare ogni capacità critica verso un sistema eretto sul totem dell’euro. Moneta unica, pensiero unico, politica unica. Ci sforziamo di credere che Salvini non si sia convertito.
Non è che per togliere di mezzo l’accusa di voler uscire dall’Euro devi per forza aggrapparti al suo grande protettore. E’ come se per dimostrarti sincero democratico debba riempirti la biblioteca di libri di Saviano o prenotare un B&B con Mimmo Lucano a Riace.
Da Salvini ci aspettiamo che dica: “Scelgano gli italiani”
Bastava rispondere in vari modi. “Draghi? No”. Oppure. “Se ci tengono tanto, approvino subito la riforma presidenzialista e lo facciano scegliere al popolo italiano”.
Perché alla fine, è questo quello che dovrebbe importare alla schieramento sovranista, lo stop definitivo ai giochi di Palazzo e finalmente la decisione affidata al sovrano. 60 milioni di italiani che dicono chi deve andare al Quirinale senza più la delega ai partiti. E’ evidente che si tratta di un potere in meno ai politici e uno in più al popolo, ma in fondo è l’unica strada possibile. Assistere alla partita tra Draghi e Prodi rovina davvero la giornata. E noi dobbiamo invece evitare che ce le rovinino per sette altri anni. Facciamo a capirci.
Magari è un modo per evitare che lo si faccia presidente del consiglio, magari è per bruciare la sua candidatura come PdR. Si è sempre detto che quando vengono nominato troppo presto non vengono eletti..
Mancano più di due anni. Rispondere con un “no” secco (“Draghi? No”) o con un “si” secco non è da politico abile. Finchè non ci sarà la riforma costituzionale sull’elezione diretta del Presidente della Repubblica, pretendere risposte preconfezionate (“Se ci tengono tanto, approvino subito la riforma presidenzialista e lo facciano scegliere al popolo italiano”) è quantomeno risibile. Oggi è un falso problema. Oggi il punto decisivo è andare alle elezioni quanto prima. Se non si cancellano elettoralmente dalla scena politica questi signori ridicoli patetici e incapaci che ci governano, ogni altra ipotesi è mero esercizio di studio o di polemica (inutile).
Penso sia una tattica per agevolare (o non intralciare troppo) il ritorno al voto e la conquista del Governo da parte del Centro Destra. Dopodiché Salvini (supportato o costrettodalla Meloni, che sotto questo e molti altri aspett,i ha le idee decisamente più chiare) credo agirà (anche perché sarà costretto dall’evidenza delle necessità) da sovranista. .