
Elena Santarelli, la malattia del figlio, il dolore: «Due anni fa piangevo in silenzio nel bagno»
che la mente razionale non può comprendere. Ma che sa discernere come qualcosa che non si può definire come risultato di una circostanza fortuita».
«Ogni avvenimento ha uno scopo ben preciso nella nostra esistenza. Se impariamo a riconoscerli, nella vita accadono veri e propri miracoli. Il miracolo per me è che la famiglia di @progettoHeal – insieme a me che sono la madrina e @christianvieri nostro grande sostenitore – consegneremo i primi 250mila euro (ne mancano ancora molti per arrivare alla cifra finale) al Bambino Gesù».
La somma serve «per l’acquisto del simulatore in 3d che è già in uso per la neurochirurgia pediatrica del Bambino Gesù di Roma. Allo stesso tempo inaugureremo la sede romana di progetto Heal».
«Ecco come una data tanto odiata si trasforma in miracolo,grazie a tutti voi che avete permesso questo primo step e grazie a te Gaia per aver scelto me in questa missione mediatica e di cuore», conclude Elena Santarelli.