Ex Ilva, centrodestra all’attacco: l’Italia mantenga gli impegni o gli investitori stranieri scapperanno
Il destino dell’ex Ilva? Il governo non torni indietro. Giorgia Meloni sottolinea che anche sul caso dell’acciaieria la parola chiave è la credibilità dell’Italia. «Con il tema dello scudo penale è stato fatto un altro grande errore. Quello di offrire un alibi nel caso in cui Arcelor Mittal volesse uscire dalla produzione di Ilva».
Meloni: così gli investitori esteri scapperanno
La presidente di Fratelli d’Italia giudica imperdonabile che l’Italia non mantenga gli impegni. «Perché se noi non diciamo a chi investe anche dall’estero che è uno Stato serio, in Italia non investirà più nessuno».
Identica la preoccupazione di Silvio Berlusconi. «Sono preoccupato quando gli stranieri scappano dall’Italia. La prova è quanto accadendo per la drammatica vicenda dell’Ilva di Taranto. Tutto per colpa dell’irresponsabilità di un governo inadeguato». In un’intervista a Milano Finanze l’ex premier mette in guardia dalle ricadute in caso di chiusura dello stabilimento. «Si rischia di mettere in ginocchio una città e di gettare sul lastrico migliaia di famiglie. Ma un grande Paese manifatturiero come il nostro potrebbe rimanere escluso da un settore strategico come l’acciaio. Questo avrebbe gravissime conseguenze non solo a Taranto e non solo in Puglia».
Di Maio: lo scudo è un distrattore di masse
Luigi Di Maio dai microfoni del Gr1 parla dello scudo penale come un falso problema. E gioca a fare la voce grossa. «ArcelorMittal ci ha detto che licenzia 5000 dipendenti anche con lo scudo penale. Quindi questo tema è un distrattore di masse. Ora non esiste che un’impresa che sbaglia i conti fa pagare le cambiali, che ha firmato, allo Stato. Se le paga lei e deve rispettare i patti». I vertici di ArcelorMittal «si siedano al tavolo con l’Italia e ritirino quel ricatto. Dobbiamo lavorare a trattenerli in Italia». Un nuovo incontro con Conte è previsto per lunedi. Dopo il primo faccia a faccia fallimentare si tenterà di sbrogliare l’intricata matassa. La notizia, anticipata dal Sole24Ore è stata confermata dalle agenzie. Dopo il sopralluogo a Taranto, il premier rilancia annunciando che la battaglia legale con la multinazionale sarà «sanguinosissima».
Boccia al governo: basta alibi
La politica deve dare soluzioni, non ricercare le colpe. Critico il giudizio sul governo del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «Lo scudo penale ha comportato quello che stiamo vivendo. Qui abbiamo una questione che va affrontata con grande serietà e buon senso», ha aggiunto. «Se c’è una crisi congiunturale legata all’acciaio, è inutile far finta che non ci sia. Bisogna capire come gestire questa fase permettendo di “costruire”, come accade in tutte le aziende del mondo». Insomma, se la questione dello scudo è vera, lo rimettano quanto prima»