Grease, il giubbotto e i pantaloni di Olivia Newton-John venduti all’asta per 400mila dollari
Super-incasso per il giubbotto di pelle nera e i pantaloni attillati indossati da Olivia Newton-John nella scena finale del film Grease (1978). L’attrice li indossò mentre cantava e ballava con John Travolta. Venduti all’asta per 405.700 dollari, più del doppio della stima iniziale. L’aggiudicazione ad un collezionista per ora anonimo è avvenuta durante la vendita promossa dalla casa d’aste Julien’s Auction a Beverly Hills. L’asta aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per l’Olivia Newton-John Cancer Wellness and Research Centre di Melbourne, in Australia.
Grease, l’asta
Tra gli oggetti più venduti all’asta anche la sceneggiatura originale dell’attrice. In totale l’asta ha raccolto 2,4 milioni di dollari. I fondi andranno in beneficenza al centro per il trattamento del cancro fondato da Newton-John. Il black oufit indossato in Grease per evocare la transizione del personaggio Sandy Olson da studentessa modello a donna sensuale era stimato 200mila dollari. Olivia Newton-John indossò per duettare con John Travolta (Danny Zuko nella pellicola) sulle note della canzone You’re the One That I Want.
Grease, Olivia Newton-John e la lotta contro il cancro
«I pantaloni hanno la zip rotta: hanno dovuto cucirmeli addosso perché erano stati realizzati negli anni Cinquanta», ha rivelato l’attrice di origine inglese cresciuta in Australia, oggi 71enne. La collezione che Olivia Newton-John ha messo in vendita contemplava un catalogo di oltre 500 articoli legati a film e trasmissioni televisive che l’hanno vista protagonista: costumi di scena, abiti da ballo, accessori, cimeli ed effetti personali.
Venduto anche il copione
Oltre al copione di Grease, è stato venduto anche l’abito rosa indossato dall’attrice alla premiere del film a Los Angeles (pagato 18.750 dollari, oltre tre volte la stima) e una giacca personalizzata delle Pink Ladies. Olivia Newton-John sta affrontando per la terza volta un tumore, dopo le precedenti diagnosi del 1992 e del 2013. La malattia l’ha spinta a fondare a Melbourne, dove vive, un centro di cura che mira a trattare non solo il tumore ma anche la psiche di chi è impegnato nella lotta contro il cancro.