I commissari di Ilva denunciano Arcelor Mittal alla procura di Taranto

16 Nov 2019 14:27 - di Redazione
ilva

I commissari straordinari di Ilva hanno depositato in Procura a Taranto una denuncia contro Arcelor Mittal. Nell’esposto si ipotizzano «fatti e comportamenti lesivi dell’economia nazionale». La richiesta alla Procura è di verificare la sussistenza di ipotesi di reato, si legge in una nota dei commissari.

Ilva, i commissari denunciano Arcelor Mittal

Basteranno le carte bollate a risolvere la crisi dell’ex Ilva e salvare i lavoratori dell’acciaieria più grande d’Europa? «Una cosa è certa – dice il ministro Luigi Di Maio –  noi trasciniamo quella multinazionale in tribunale. E chiederemo di rispettare i patti con lo Stato. Quella multinazionale ha firmato un contratto con l’Italia. Se pensa di potersene andare, ha sbagliato governo. Per noi hanno firmato un contratto e devono rispettare l’obbligo di prendere 10.500 dipendenti».

«Lo scudo penale è un alibi»

«Parlare oggi del piano B – ha aggiunto il ministro  significa dare oggi la migliore via d’uscita ad ArcelorMittal. Deve sentire la pressione di tutti i cittadini e del sistema Italia». Poi si difende dal pasticcio sull’abolizione dello scudo pensale firmato 5Stelle. «Chi parla dello scudo penale credo stia usando un pretesto, lo pensano anche gli italiani», dice Di Maio.

La ministro del Lavoro: proposta inaccettabile

La proposta dell’azienda «è inaccettabile», commenta a sua volta la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, intervistata da Sky tg24. Reduce dal tavolo con la multinazionale, la ministra ha sottolineato l’irricevibilità della richiesta di Arcelor Mittal. La riduzione di personale con 5.000 esuberi. «L’azienda aveva anche chiesto di andare in deroga delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Non volevano responsabilità su infortuni. Io ho ribadito un secco “no” e a quel punto si sono tirati indietro», ha detto.

E sul caso della rescissione del contratto il ministero del Lavoro ha detto di avere «allo studio delle norme che presenteremo prossimi giorni. Per garantire l’occupazione e consentire la riqualificazione del personale. Anche nel caso di una riconversione aziendale:

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