Fronda contro Di Maio, il Movimento perde un’altra stella: addio della senatrice Fattori
«Mi sento isolata», l’accusa della grillina
«Non ho lasciato, ma lasciata. Isolata -lamenta Fattori – perfino sul territorio da cui avevo mandato per portare avanti un programma che di certo non abbandono. Lo sottoscrissi allora e oggi continuerà ad essere una guida. Non ho potuto partecipare alle iniziative locali per la campagna elezioni europee ed amministrative. Sebbene fossi la seconda più votata a livello nazionale alle ‘Parlamentarie Senato’ in termini di numero di voti ricevuti. Per non parlare della esclusione a riunioni dei parlamentari laziali svolte prima con il sindaco Virginia Raggi sulla questione rifiuti, che direttamente mi riguarda considerati i siti presi in considerazione nel mio territorio». «Questa esclusione da percorsi decisionali su temi delicati riguardanti il collegio che rappresento mi impedisce di esercitare il ruolo di portavoce in maniera incisiva. L’involuzione del Movimento 5 Stelle di oggi, molto diverso da quello che conoscevo e nel quale sono cresciuta. È fatto di deroghe ai principi originari e di assenza di condivisione».
«Il potere evidentemente cambia e snatura le persone che non hanno lo spessore per affrontarlo col giusto distacco e con in mente una visione e degli obiettivi. Ho aderito al Movimento 5 Stelle per i suoi valori di partecipazione, attenzione all’ambiente, al territorio, alla giustizia sociale e perché predicava la politica come servizio e non come carriera. Sarò la portavoce – assicura in conclusione Fattori – di chi crede ancora in questi valori al di là delle bandiere».