Ilaria Cucchi querela Salvini e pubblica il testo sui social. Le critiche del web: «Fai spettacolo»
«Ora basta. Lo devo a Stefano, a mio padre ma soprattutto a mia madre. Questo signore deve smetterla di fare spettacolo sulla nostra pelle». Con un tweet Ilaria Cucchi ha reso noto di aver formalizzato questa mattina la sua querela per diffamazione contro il leader della Lega Matteo Salvini, pubblicando le foto dell’atto di denuncia.
Ilaria Cucchi contro Salvini
Ilaria Cucchi sui social
Ora è arrivata la querela. «Le dichiarazioni di Matteo Salvini sembrano diffondere il messaggio che se Cucchi, nel momento in cui fu fermato dai Carabinieri, non fosse stato trovato in possesso di sostanza stupefacente non sarebbe deceduto». È quanto scrive la sorella di Stefano nella querela per diffamazione presentata in Procura a Roma.
«Stefano è morto per le percosse»
«In sostanza – si legge – dalle dichiarazioni di Matteo Salvini di evince senza dubbio che il possesso di droga da parte di Stefano Cucchi sia stata la causa prima e unica della sua morte, la quale quindi sarebbe paradossalmente imputabile alla stessa vittima defunta. Mentre, invece, secondo la sentenza di primo grado, Stefano Cucchi è stato vittima di percosse reiterate e violentissime da parte dei due carabinieri condannati che lo hanno portato a morte senza che la droga (non si capirebbe poi se il possesso o l’uso) abbia giocato un ruolo nel provocare le lesioni mortali».
La risposta del web
Il post ha creato polemiche nel web. Infatti c’è chi ha espresso solidarietà a Ilaria Cucchi. Ma anche chi l’ha criticata. Scrive un utente: «Non capisco, non ci arrivo e in ogni caso non lo comprendo. Perché sbandierare ai quattro venti di avere prodotto una querela contro un’altra persona (che sia Salvini o pincopallino…..). Ce n’era l’assoluto bisogno?». E un altro ancora osserva: «Chi sarebbe quello che fa spettacolo sulla pelle degli altri?»
Gentile Signora , Salvini ha semplicemente voluto affermare che la droga va comunque combattuta, sempre e comunque. Quella di suo fratello è una una vicenda a sè, esecrabile, ma tutta un’altra cosa. Dire che Salvini ha voluto sentenziare che i drogati “se le cercano” si chiama DIETROLOGIA, non si può imporre il PENSIERO UNICO.
POVERETTA
Il latinista Concetto Marchesi, in un intervento all’VIII congresso del PCI così si era espresso: «Noi dobbiamo combattere l’idea diffusa che tutto nel nostro mondo comunista sia uggia, pesantezza, musoneria, rancorosità…
Questa signora si deve dare una calmata, probabilmente travisa un po i fatti.
Mi fa pena.
Che senso ha pubblicare la querela contro Salvini?
E’ solo lei che vuole trarre profitto mediatico dalla bruttissima vicenda che ha dovuto sopportare.
Io sono d’accordo troppo spettacolo dovresti stare nei tribunali a distruggere chi ha ucciso Stefano. Il resto fallo fare au giornalisti alla tv. Addirittura si legge che sei pronta a candidarti sindaco di Roma. Di cosa stiamo parlando? Ci marci sopra? Questo lasci intendere.