La guida rossa Michelin punisce Vissani perché vota a destra
La guida rossa di Michelin ha deciso di punire un monumento della cucina italiana, Gianfranco Vissani. Chef stellato da oltre 25 anni, si è visto togliere una stella dalla guida Michelin edizione 2020. Come mai? Dubitiamo che la scelta sia dovuta a ragioni culinarie, se perfino uno chef tre stelle come Enrico Bartolini, nel ringraziare la Michelin per il riconoscimento conseguito, ha messo Vissani nell’olimpo della cucina italiana, insieme al compianto Gualtiero Marchesi.
La guida rossa “punisce” lo chef italiano
E allora? La guida rossa Michelin forse è troppo rossa. O due volte rossa. E così avrà poco gradito il recente endorsement di Vissani in favore del centrodestra e di Matteo Salvini. Nella sua Umbria, ha esultato per la recente vittoria del centrodestra, salutata come “una vittoria annunciata. Sono contento e spero che ci sia finalmente un cambiamento”. Da Civitella del Lago (Terni) il famoso chef italiano ebbe a spiegare all’ADN-Kronos di non essere “schierato politicamente, ma sono contento perché l’Umbria aveva bisogno di un cambiamento forte che noi aspettiamo come manna dal cielo”. Dulcis in fundo, Vissani si prese addirittura l’ardire di confidare che ”Con il suo modo un po’ burbero credo che Salvini potrà riuscirci. Bisogna risollevare non solo l’Umbria ma anche l’Italia”.
Vissani colpevole di aver votato centrodestra
Puntuale è così arrivato il bastone rosso. Via una stella a Vissani, colpevole non solo di essere uno dei pochi chef al mondo stellati da oltre due decenni, ma soprattutto di non essere più “rosso”. Come la guida Michelin. In questi tempi bui, dove il pensiero unico politicamente corretto sovrasta ogni ambito dell’attività umana, anche in cucina bisogna essere progressisti. Pena la perdita di una stella e la minaccia di uscire dal firmamento delle guide culinarie, pur se decadute.
Ma va a ciapa’ i rat.
I commenti potrebbero essere una valanga di negativita’ nei riguardi della sinistra che non riesce a fermarsi dal vomitare odio su tutto e tutti. Ormai il loro cervello non puo’ piu’ partorire idee apprezzabili perche’ logorato dal morbo togliattiano che la moderna medicina non e’ ancora riuscita individuare un buon farmaco per la cura.
Non è una novità di queste cose, sappiamo benissimo che i sinistrosi sono di sinistra con bocca ma di destra sul cuore con il portafoglio. Io al posto di Vissani non cii avrei pensato un istante a ritornare anche l’altra. Ci vuole orgoglio e non sottomissione ad un mondo di nullità. Ci sono ristoranti, trattorie, osterie che sono meravigliose con ottimo servizio e ottimo cibo e non hanno le stalle di demenzialità (ho scritto giusto) che purtroppo queste stalle non portano qualità ma portano prezzi alti visto e vissuto con esperienze.
Era più libero mio nonno durante il Ventennio, pur non avendo mai, e ripeto mai, avuta alcuna tessera del Partito, che oggi con questi quattro sprovveduti sinistroidi.