La pancia del Pd vuole andare al voto. Zingaretti se ne renda conto o Matteo Renzi lo travolgerà

15 Nov 2019 6:00 - di Francesco Storace

E visto che le elezioni probabilmente si perderanno – dicono gli onorevoli parlamentari – almeno risparmiamo il patatrac e andiamo al voto prima che entri in vigore quel taglio dei parlamentari che falcidierebbe il Pd in maniera spettacolare. Lo hanno voluto i grillini, lo hanno subito i democratici, lo pagherebbero entrambi. Italia Viva fuori carreggiata.

Insomma, un capolavoro. Ma non c’è solo questo ad angosciare comprensibilmente i parlamentari della sinistra. Nessuno capisce più gli ondeggiamenti di Zingaretti, che rischia grosso per la sua segreteria. “Non parliamo agli operai, non parliamo ai commercianti, ormai parliamo da soli”, dice sconsolato un fedelissimo. “Ci vuole il coraggio delle scelte”, afferma uno dei più giovani del gruppo e sembra quello che scrivemmo noi domenica scorsa. “Abbiamo resistito alle sirene di Renzi, l’indeterminatezza di Nicola non la comprendo affatto”.

“Le bandiere rosse ce le tireranno addosso”, dicono a Zingaretti

Il quadro è tutto qui, e basterà una scintilla per far esplodere tutto. Perché non c’è un solo dossier da cui si comprenda la posizione del Pd. Persino Gualtieri, che pure è considerato “un nome di livello all’economia”, non aiuta a spiegare la situazione. Perché quei miseri euro – due, tre, quattro, fossero anche dieci al mese – che potranno entrare nelle tasche di chi lavora con il taglio del cuneo fiscale, non servono praticamente a nulla. Anzi, li fanno litigare con le imprese che non ne “beneficeranno”. “Le bandiere rosse ce le tireranno addosso”.

Zingaretti, all’inizio della crisi, temeva di non controllare i gruppi parlamentari se si fosse formato un nuovo governo. Perché come il tacchino non vuole anticipare il Natale, neanche i deputati gradiscono lo stress elettorale. Il guaio è che adesso sono loro i meno refrattari all’interruzione della legislatura ed il capo frena. Si, è vero che manda segnali di reazione a Renzi, ma Zingaretti pare bloccato nelle sue decisioni.

Bisognerà convincere Goffredo“, dice il più sconsolato dei deputati con cui abbiamo parlato. Perché se Bettini stavolta dice basta, Zingaretti – che è rispettoso delle regole istituzionali che gli convengono – sale al Colle dal presidente Mattarella e annuncia il game over. E’ l’unica maniera per non farsi disarcionare dai pessimisti e per non farsi mettere all’angolo da Renzi.

Vincono i sovranisti? “Se andiamo avanti così, vinceranno sempre. E se dobbiamo perdere è meglio farlo ora per ricostruire il centrosinistra e l’opposizione”.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 17 Novembre 2019

    C’e’ ancora quel detto che dice : Dio li fa e il vento li ammucchia.???? Credo di si, una marea di imbufaliti “POLITICI” che si strapazzano tra loro con liti e paroloni da terremoto, ma sempre e unicamente per le loro beghe private di posizioni e poltrone, ma di soluzioni….???? non se ne parla.
    Credo, anzi ne sono convinto, che dietro tutti questi, (vogliamoli definirli Quaquaraqua’) c’e’ un cervello o dei cervelli che li sta maneggiando a suo modo e convenienza ? Perche’ in un “Paese Civile” non succedono le cose che stanno succedendo in Italia oggi. Questa e’ la domanda che e’ diventata un TARLO.

  • Giuseppe Forconi 15 Novembre 2019

    A Roma nei giardini del Pincio i bambini potevano godersi la domenica mattina il famoso teatrino dei burattini. Oggi, come allora e sicuramente anche in altre citta’ d’Italia, forse ci sono ancora, ma e’ riservato ai piu’ piccoli. Anche per noi adulti ne abbiamo uno, e’ al “GOVERNO” ci fanno morire ( non dalle risate ) ma dalla paura per la distruzione che ci porteranno. Poveri noi…..!!!