La Pascale al “Fatto”: «Io né etero né gay. Ora sto con Belusconi, domani chissà…»
Mai dire mai per la Pascale. Ora sta con Berlusconi, un domani chissà. “Dieci anni fa – dice al Fatto – mi sono innamorata di un uomo straordinario – rimarca – la Pascale – domani chissà. Combattere a favore dei diritti Lgbt va a tutela anche della mia persona: e se domani io scegliessi di vivere in una famiglia arcobaleno? Perché dovrei vivere in uno Stato che mi odia a prescindere?”. Il punto è la libertà di essere: “Non ho mai usato paletti per definirmi – evidenzia la Pascale – non ho mai detto né di essere eterosessuale né gay. Nelle amicizie come nell’amore non seguo stereotipi”.
Non manca il capitolo della Lega e del suo leader: “Per Salvini non ho particolare simpatia, com’è noto. Sono cresciuta con l’esempio di Silvio Berlusconi, un uomo che non ha mai fatto leva sulla paura, bensì sulla speranza, un uomo che non ha avuto bisogno di individuare un nemico e che soprattutto non se l’è mai presa con i più deboli”. E chi gli succederà? Mara Carfagna?, è la domanda maliziosa.
“Forza Italia – osserva – è un partito costruito su Silvio Berlusconi, la personalizzazione è fortissima e inevitabile. Non può esistere un successore del Presidente. Chiunque aspiri, pur valido, a questo ruolo, pagherebbe il prezzo di questo confronto. Più che sull’erede, bisogna ragionare sul futuro di Forza Italia e della coalizione. Qual è il progetto: un partito comune?”.