Mangia fungo killer, salvata da un trapianto di fegato all’ospedale Molinette di Torino

28 Nov 2019 14:19 - di Redazione
trapianto di fegato

Salvata da un trapianto di fegato eseguito «in super urgenza nazionale» all’ospedale Molinette di Torino. Aveva consumato Amanita phalloides. Fungo velenoso, spesso mortale. È accaduto a una 57enne della provincia, che giovedì scorso ha mangiato insieme al marito dei funghi da lui raccolti.

Nella notte di venerdì la coppia ha cominciato a stare male. È stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso. La donna però «continuava a peggiorare sensibilmente», riferiscono dalla Città della Salute del capoluogo piemontese.  L’hanno trasferita prima in Rianimazione e poi domenica in Terapia intensiva epatologica. Una necrosi epatica acuta non le avrebbe lasciato scampo.

Lunedì, dopo tutti gli accertamenti e gli approfondimenti del caso, hanno portato la paziente nel reparto di Rianimazione 2 e inserita in lista d’attesa per il trapianto di fegato in super urgenza nazionale per insufficienza epatica acuta. «Da quel momento – spiegano i sanitari – avrebbe avuto massimo 48 ore di vita se non fosse arrivato un fegato compatibile da trapiantare».

Nella notte tra lunedì e martedì si è reso reperibile un fegato proveniente da un uomo deceduto in un’altra regione italiana. E nella giornata di martedì, «con una corsa contro il tempo – sottolinea l’ospedale – un lungo e complicato trapianto di fegato, durato circa 8 ore». Ad effettuarlo Renato Romagnoli, direttore del Centro trapianti di fegato, in collaborazione con Francesco Lupo.

Per i medici «l’intervento è tecnicamente riuscito e ora la paziente è in fase di recupero ricoverata nella Terapia intensiva diretta da Balagna». Nel frattempo il marito è ancora ricoverato a Chivasso con «un lieve danno epatico e un danno renale acuto».

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