“Marocchinate”, un documento esplosivo conferma i crimini francesi in Italia nel ’44. Eccolo
Dice all’Adnkronos «che per la prima volta spiega perché le truppe francesi stupravano e uccidevano le donne italiane. In poche parole: risentimento nazionale per la dichiarazione di guerra dell’Italia».
Marocchinate: le “lamentele”
In particolare sulle marocchinate, nel memorandum il comandante del Corpo di spedizione francese in Italia Juin scrive di essere «stato colpito dalle lamentele a lui indirizzate dal A.M.G.. Relativo alle condotte di alcuni elementi francesi nei riguardi delle popolazioni civili italiane durante la recente avanzata. Sono stati commessi atti di brigantaggio, di rapina armata e di ratto contro le popolazioni che vivono nelle zone avanzate. E che si lamentano amaramente presso Autorità Alleate. Vi è certamente la possibilità di esagerare i fatti, comunque fanno correre il rischio di discreditare un esercito che è composto in massima parte di truppe coloniali».
Marocchinate, l’esercito francese sott’accusa
Dopo aver preso atto dei fatti, Juin ne spiega implicitamente le ragioni. «Comunque forti possano essere i nostri sentimenti nei confronti di una Nazione che odiosamente tradì la Francia – scrive – noi dobbiamo mantenere un’attitudine dignitosa. L’esercito francese si è guadagnato sul campo di battaglia italiano la considerazione di tutti. Sarebbe facile cementare questa reputazione adottando una scorretta abitudine in un paese conquistato. Verso un popolo che sta attualmente sperimentando tutti gli orrori della guerra e la cui responsabilità della sua amministrazione. Il Comandante Divisionale e il generale comandante dei Gaume – è l’esortazione del generale – prendano pertanto i necessari provvedimenti indispensabili per por termine a tutti quegli atti che vanno a detrimento della morale e della dignità del vincitore».
Crimini inauditi
Le proteste contro Macron
Per questo l’associazione Anvm che da anni si batte per la verità sulle marocchinate (le vittime italiane delle truppe coloniali francesi) protesta contro Macron. Il presidente francese ha chiesto ai sindaci francesi di intitolare vie e piazze ai soldati africani ched parteciparono alla liberazione della Francia nel 1944. Questi militari, ha detto il presidente francese, «hanno fatto l’onore e la grandezza della Francia. I nomi e i volti di questi eroi africani devono far parte della nostra vita di cittadini liberi, perché senza di loro non lo saremmo».
La richiesta assurda
E poi ancora: «Faccio appello ai sindaci di Francia affinché facciano vivere con i nomi delle nostre strade, delle nostre piazze, dei nostri monumenti e delle nostre cerimonie la memoria di queste persone».
La scrittrice Federica Saini Fasanotti documentava nel suo libro “La gioia violata” che il generale Jouin promise l’impunità alle sue truppe in caso di vittoria sui Tedeschi a Montecassino. I crimini non furono solo tollerati, furono voluti!