“Marocchinate”, un documento esplosivo conferma i crimini francesi in Italia nel ’44. Eccolo
Di fronte al presidente della Guinea Alpha Condé e a quello della Costa d’Avorio Alassane Ouattara, il capo dello stato francese ha reso omaggio ai «tiratori marocchini. Tunisini, algerini, ai senegalesi, soldati che provenivano da tutta l’Africa subsahariana».
Istituire la giornata delle vittime
Affermazioni contestate duramente, appunto, dall’associazione nazionale vittime delle marocchinate. «I soldati africani, provenienti principalmente da Tunisia, Marocco, Algeria e Senegal e in piccola parte da altre colonie francesi – continua Ciotti – erano inquadrati nel Corpo di Spedizione Francese in Italia. Le violenze contro gli inermi cittadini italiani, conosciute con il termine “marocchinate”, iniziarono con lo sbarco in Sicilia nel luglio del 1943. E proseguirono nel 1944 in Campania, Lazio e Toscana, raggiungendo l’apice in Ciociaria. Su richiesta dell’associazione molti consigli comunali italiani stanno deliberando affinché sia istituita una Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle marocchinate».
L’appello
E ancora. «Per sollevare questo problema abbiamo atteso che si risolvesse la crisi di governo e fosse incaricato il nuovo Ministro degli Esteri», conclude Ciotti. «Ci rivolgiamo quindi al premier Giuseppe Conte e a Luigi Di Maio, affinché intervengano nelle sedi istituzionali per riaffermare l’inopportunità dell’intitolazione di vie e piazze francesi a dei soldati. Che, in Italia nel 1943-1944, compirono delitti, razzie, stupri e omicidi e che ancora oggi sono ricordati con orrore dalle popolazioni che 75 anni fa subirono tali violenze».
La scrittrice Federica Saini Fasanotti documentava nel suo libro “La gioia violata” che il generale Jouin promise l’impunità alle sue truppe in caso di vittoria sui Tedeschi a Montecassino. I crimini non furono solo tollerati, furono voluti!