Mes, il governo è una maionese impazzita: Di Maio pensa alla crisi, poi smentisce
“Di Maio non ha mai detto di voler far cadere il governo e non è un pensiero riconducibile al capo politico M5S che, come già ribadito in più occasioni pubblicamente, crede in questo esecutivo e nei progetti comuni al centro del dibattito politico”, ha fatto sapere l’entourage del leader M5S. “In merito al Mes, il capo politico M5S – ha proseguito lo Staff – sta lavorando insieme al gruppo parlamentare con l’intento di apportare delle modifiche sostanziali. Il tutto con uno spirito costruttivo e di leale collaborazione con le altre forze di maggioranza”.
Ma per il Pd “il Mes è utile all’Italia”
Certo è che i margini per “apportare le modifiche sostanziali” appaiono assai stretti. Non dal punto di vista tecnico. Lì, infatti, vi sarebbero: in Europa sono fissati ancora un paio di vertici cruciali e l’Italia non è la sola a trovare indigeribile un accordo che avvantaggia sempre i soliti, Germania in testa, e rischia di strozzare gli altri, noi compresi. Il nodo che stringe Palazzo Chigi è tutto politico. Di volontà e incompatibilità politiche, come dimostrano le interviste ai due viceministri con deleghe economiche: il Pd Antonio Misiani, all’Economia, e il Cinquestelle Stefano Buffagni, allo Sviluppo economico. “Il Mes è utile all’Italia e all’Europa”, ha detto il dem al CorSera, rivendicando che è “stato fatto un buon lavoro”. Un giudizio decisamente diverso da quello del collega pentastellato, che a Repubblica ha parlato del Mes come di “qualcosa che ipoteticamente può diventare la corda con cui qualcuno vuole impiccarci”.