Muro di Berlino, Fratelli d’Italia detta la linea: ammesse le responsabilità del comunismo
Muro di Berlino. Alla fine ha prevalso la verità storica sui pregiudizi ideologici. Grazie al pressing di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera è stato approvata una risoluzione unitaria. Che, sulle celebrazioni del trentennale della caduta del Muro, fa esplicito riferimento al regime comunista.
Muro di Berlino, Fratelli d’Italia detta la linea
Nel testo si chiede l’opportuna celebrazione, anche nelle scuole, della storica data dell’abbattimento del Muro (9 novembre 1989) e della riunificazione della Germania. Come prevede una legge ad hoc che istituisce “Il giorno della libertà”. Di fronte al silenzio istituzionale e del governo si chiede il «rafforzamento delle celebrazioni del trentennale. Con iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado, anche tramite specifiche circolari».
Le resistenze della sinistra sul comunismo
Non è stato facile vincere le resistenze della sinistra sulla parola comunismo. E arrivare a un’adesione trasversale su un testo condiviso. In un primo tempo la mozione di Fratelli d’Italia, prima firmataria Paola Frassinetti, ha ricevuto lo stop del governo. Che, su pressione di Leu, aveva dato parere negativo. Grazie anche alla mediazione dell’area dialogante del Pd, il testo di Fratelli d’Italia è stato assorbito in una risoluzione unitaria. Che fa esplicito riferimento al comunismo. Parola che la sinistra voleva cancellare.
Frassinetti e Mollicone: abbiamo vinto
Soddisfatti i parlamentari di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti e Federico Mollicone. «L’inserimento delle responsabilità storiche del comunismo è una battaglia che Fratelli d’Italia ha portato avanti e che, ora, vede riconosciuta. Ora però il ministro Fioramonti emani una specifica circolare per invitare i direttori a celebrare il trentennale, ricordando gli orrori del comunismo».
Fioramonti deve emanare la circolare
Finora infatti il ministro grillino delle gaffe e delle merendine non si è espresso.e in un’audizione in Aula ha evitato accuratamente di prendere impegni. «Eppure la caduta del Muro di Berlino – ricordano i due parlamentari – è un evento storico. Che ci ricorda la tragedia del comunismo e il valore della libertà. Il comunismo ha causato nel mondo quasi 100 milioni di morti. Dagli archivi ufficiali, non ancora completi, possiamo stimare circa 500 morti a causa del confine berlinese».