Rampelli contro Zingaretti: «Incredibile il masochismo del Pd sullo Ius soli»

18 Nov 2019 12:27 - di Marta Lima
pd

Fabio Rampelli all’attacco di Nicola Zingaretti sullo Ius soli. “Sono rimasto incredulo nell’ascoltare ieri le parole di Zingaretti, lo ammetto. Ero sicuro che la terapia Minniti prima e le parole sferzanti di tanta gente illustre della sinistra italiana poi avrebbero indotto il Pd a mettersi in sintonia con il popolo italiano. Manco per niente”. È quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli sulla sua bacheca Facebook. Un duro attacco. Un attacco che arriva il giorno dopo l’annuncio del Pd di voler rilanciare, come priorità, la cittadinanza agli immigrati.

Lo Ius Soli di Zingaretti, ennesimo scivolone del Pd

“Zingaretti ieri -sottolinea- ha rilanciato lo ‘Ius Soli’, la cittadinanza immediata agli stranieri che nascono in Italia. E, soprattutto, dato il segnale di voler tornare a quello spartito. Uno schema secondo il quale Renzi e Gentiloni diedero l’impressione di volersi occupare più degli immigrati clandestini e delle cooperative finanziate per la loro assistenza che agli italiani in difficoltà. Trascurando la piccola borghesia e le fasce sociali più deboli. Insomma il popolo delle ‘periferie’. Non solo quelle urbane, ma le periferie sociali della nostra comunità”.

La sinistra che parla solo ai potenti e ai ricchi

“Praticamente -continua il vicepresidente della Camera – Zingaretti sceglie di parlare ai fedelissimi dell’utopia. Ai ricchi e potenti imprenditori, a industriali, amministratori di cooperative, mega professionisti, rettori. A coloro che dai quartieri-bene guardano delinquenza e degrado in televisione. Oppure hanno la guardiania alla sbarra d’ingresso dei propri comprensori e percepiscono soltanto – per dirla con loro – l’insicurezza e il declino”.

La rinuncia della sinistra agli elettori in difficoltà economiche

“Zinga -scrive Rampelli- punta su di loro, in quanto ‘facitori di opinione’, e rinuncia così a recuperare quella massa di elettori ostili al degrado che ha voltato le spalle alla sinistra per seguire Giorgia Meloni o Salvini. Persone che, molto semplicemente, hanno fatto questo ragionamento: ‘Oggi non c’è più quel richiamo ideologico che m’induceva a votare sempre e soltanto i partiti eredi del Pci, oggi se non ti occupi di me, del mio quartiere, della mia città non ti voto…”’. “E così ha preso forma quell’onda di gente pensante che, constatando l’indisponibilità del Pd a ogni forma di aggiornamento culturale, ha tradito e tradirà ancora i socialisti più salottieri del Continente. Insomma, prepariamoci al botto, sta venendo giù la sinistra italiana. Zingaretti vuole farci vincere e mandare a casa Conte e Renzi”, conclude.

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