Reddito di cittadinanza e governo hanno fallito. Svimez: «Il Sud sta sempre peggio»

4 Nov 2019 13:18 - di Redazione
Svimez

L’unica alternativa all’emigrazione è il pendolarismo di lungo periodo. Un fenomeno che nel 2018  ha interessato circa 236 mila persone (10,3 per cento del totale). Di questi 57 mila si muovono sempre all’interno del Sud, mentre 179 mila vanno verso il Centro-Nord e l’estero. Nel frattempo, si riallarga il gap occupazionale tra Sud e Centro-Nord: la crescita dell’occupazione nel primo semestre del 2019 riguarda solo il Centro-Nord (+137.000). Nel Mezzogiorno è calata di 27mila unità.

Lollobrigida: «Il Rdc va abolito»

Il combinato disposto tra la stagnazione economica e le avverse dinamiche demografiche ha effetti micidiali sul Sud. Che infatti perderà cinque milioni di persone e, a condizioni date, quasi il 40 per cento del Pil. Solo un incremento del tasso d’occupazione, soprattutto femminile, può spezzare questo circolo vizioso. Per lo Svimez bisogna tornare a una visione unitaria della stagnazione italiana, smarcandosi dalla lettura dell’aumento delle disuguaglianze esclusivamente legata al confine immutabile tra Nord e Sud. Un altolà inequivocabile, quello di Giannola, alla cosiddetta autonomia rafforzata delle regioni settentrionali. Il tema, ha avvertito, va depurato dalle scorie rivendicazioniste provenienti da Nord e da Sud e riportato sui temi nazionali della qualità delle politiche di offerta dei servizi pubblici e su quelle necessarie per la ripresa della crescita. «Il Rapporto Svimez – ha commentato Francesco Lollobrigida, capogruppo dei Fratelli d’Italia – conferma quel che Fdi sostiene da sempre: il reddito di cittadinanza, in particolare al Sud, allontana le persone dal mercato del lavoro. Quanto ancora dobbiamo aspettare per abolirlo e impiegare quei miliardi per favorire l’occupazione e la ripresa dei consumi?».

 

 

 

 

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