Sardine, il leader Santori glissa sulla sua candidatura ma intanto registra il marchio (video)

22 Nov 2019 16:38 - di Redazione
Sardine

Sardine in piazza anche oggi a Palermo. E’ un fenomeno appena decollato e il cui leader Mattia Santori è ricercatissimo da siti, giornali e tv. In vista c’è anche un gemellaggio con il popolo di Friday for Future, i seguaci di Greta per intenderci. Tuttavia, oltre le critiche a Salvini, pare proprio che i protagonisti del movimento non sappiano andare.

La riprova? Mattia Santori non sa bene cosa rispondere ai giornalistic he gli chiedono se è pronto a candidarsi o comunque a ricevere un incarico amministrativo dal Pd se in Regione Emilia Romagna prevalesse Bonaccini.

Il giovane “sardino” prima dice che loro vogliono solo dare un contributo, poi – incalzato dalla conduttrice – ribadisce che loro non sono contro i politici attuali quindi sarebbero incoerenti se creassero una loro lista e finalmente dopo due minuti risponde che non si vuole candidare. Tuttavia il marchio “6000 sardine”, cioè la pagina Fb da cui ha preso il via la mobilitazione delle sardine a Bologna, è stato registrato all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.

Santori nelle interviste rilasciate in questi giorni ha tentato in tutti i modi di negare legami con il Pd. ma sulle strategie future è sempre molto impreciso e fumoso. Dove vogliono arrivare le sardine? “Non lo sanno nemmeno le sardine. È un esperimento riuscito, ma ancora stiamo studiando i risultati”.

Fabio Rampelli (FdI) commenta così il movimento: “Premesso che movimentismo mi fa simpatia, è sempre bello vedere persone che si organizzano. È un fatto positivo per la democrazia. Tuttavia, siccome il Pd non è in grado di intercettare il consenso, costruisce questi movimenti in laboratorio per provare a rigenerare quel consenso che ha perduto. Certo, non si capisce perché questi giovani contestino il centrodestra che non governa né in Regione Emilia Romagna né a livello nazionale. Dovrebbero contestare il potere e oggi il potere è Bonaccini, Zingaretti e Di Maio. Qui gatta ci cova…”.

Commenti

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  • Paolo Alessandro Pepponi 25 Novembre 2019

    non capisco se non sbaglio dice che questa politica non gli piace perche loro sono il nuovo questo vuol dire che oltre non candidarsi non vanno nemmeno a votare diversamente smentiscono tutto quello che ha detto forse lo ritroveremo alle prossime elezioni con un suo partito. Bisognerebbe che chiarisse un po meglio quello che le sardine vogliono, ma forse attende una ulteriore lezione da Prodi perche o non ha capito la prima lezione o Prodi si è spiegato male, vuoi vedere che Prodi ha invidia di Grillo e lo vuol copiare staremo a vedere