(S)cultura dell’odio: fa discutere la statua di Salvini che spara ai migranti. In mostra a Napoli
Poi però, conclude, «invece di fermarmi, sono andato fino in fondo all’idea che avevo»… E sulle idee che Scuotto traduce le sue opere è evidente una matrice ideologizzata a sinistra. Non a caso, Scuotto, in arte Morales, “contribuisce” alla mostra anche con altre opere che la dicono lunga su come la pensa: Mamma negra, una donna di colore incinta che alza la mano destra implorando, mentre con l’altra mano regge il suo grembo. Sinera, gioco di parole per indicare una sirena nera, una donna africana con la coda di pesce che stringe al petto dei bimbi, nel tentativo di salvarli dall’annegamento. E così via…
Come è nata l’idea della statua di Salvini
Non rinnega quindi l’esplicito attacco contenuto in questa produzione, ma almeno nel caso della statua di Salvini ne spiega la metafora: «Quando ho iniziato a creare, Salvini era ancora ministro dell’Interno… Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca a un videogame popolato da fantasmi, come si vede dai dettagli della pistola che è intenzionalmente spropositata»… Chissà che una versione a misure ridotte non finisca anche nel presepe. Del resto, al di là dell’arte e della denuncia, dell’impegno e della militanza, anche il marketing chiama…