Signori extraterrestri, decidetevi: “E fateve vedè!”

11 Nov 2019 16:41 - di Francesco Martire

Lo so, lo so! che ci siete. Lo so dal lontano 1957 quando insieme a tanti adulti vedemmo in una sera chiara di maggio le vostre mirabolanti evoluzioni con un velivolo sfrecciante in ogni direzione a velocità esagerata, iperbolica calcolando la distanza. Performance impossibili (ancor oggi) per la tecnologia terrestre. Poi… dopo una pausa da fermi, ripartiste… lasciandovi dietro una serie di anelli perfettamente circolari di luce blu intensa. Quanti Ohh! Quella sera, quanta meraviglia! Per i miei occhi innocenti di bambino, così come per le decine e decine di altre persone adulte presenti. È pur vero che sporadicamente scendete nel mondo, tant’è che vi si scambia per fantasmi, cosa che succede per tre ragioni : 1) perché siete in genere invisibili anche se carichi di energia 2) anche se siete visibili lo siete in forme blande (ologrammi) peraltro ciò accade in casi rarissimi e con testimoni singoli . 3) perché non stabilite scambi comunicativi, diretti e personali . Ma al di là di ogni altra considerazione, “Signori Alieni” ! Degnate di una visita questo mondo acciaccato. Fareste opera meritoria, non foss’altro perché, chissà quante malattie sareste in grado di guarire. E, a giudicare da quanto scritto sopra, voi forse neanche morite. Magari siete in grado di eseguire una “Tac” solo con lo sguardo, ancorché una “Risonanza magnetica” con uno schiocco delle dita. Che bello sarebbe! dare un taglio alle spese sanitarie, alle file estenuanti nei pronto soccorso e alle prenotazioni dai tempi biblici presso le ASL. Palesatevi dunque “Amici delle stelle”, vi abbiamo mandato Scampoli di capolavori in segno di pace e concordia a mezzo “Voyager”, relativi a tutte le umane arti, persino: “Yesterday” dei Beatles, la “Quinta” di Beethoven e tant’altro. Mancava giusto la “Pizza napoletana dop”per il motivo che quella è da gustare “gioco forza” in loco! Non è che temete di interfacciarvi con i soliti canali, zeppi di politici poco simpatici? (Ahimè vi capisco) o con funzionari/e insolenti e malmostosi/e? Vabbè dai! per noi è storia di tutti i giorni, eppure si sopravvive.

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  • VINCENZO ABBRESCIA 16 Gennaio 2020

    In un mondo esasperato e infrazionato di scrittori, che disseminano, sovente e gratuitamente vacue citazioni e racconti, l’elegante stile e il contenuto degli “scritti” di Francesco, fa riemergere quell’amore per la letttura che ti trasporta in un mondo ideale e allo stesso tempo fortemente “terreno”.