Sisma, Trancassini (FdI): «Rabbia e delusione per un “decretino”povero di contenuti»

22 Nov 2019 11:25 - di Giorgia Castelli
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Duro attacco di FdI sul decreto sisma. «Ancora una volta alle passerelle fatte nelle zone del sisma dal presidente Conte in campagna elettorale segue un “decretino” privo di elementi cardine. Elementi che avrebbero potuto segnare la svolta per la ricostruzione del Centro Italia». La denuncia arriva dal deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. Duro il suo commento al termine dell’esame del decreto sisma in commissione Ambiente.

FdI: «Il dl non dà segnali alle popolazioni colpite dal sisma»

«Un nuovo decreto che non solo manca di impegni di spesa e quindi non proroga e non dà segnali. Ma che per di più tiene ferma la ricostruzione con l’obbligo della conformità urbanistica nella presentazione dei progetti», ha osservato Trancassini. Che poi ha aggiunto: «Abbiamo passato giornate intere a spiegare che questo rappresenta il tappo della ricostruzione ma Crimi e il governo hanno deciso di confermare la conformità. Senza copertura economica – ha sottolineato ancora il parlamentare di FdI – viene a mancare anche la proroga del personale necessario ai comuni in questo momento così difficoltoso. Mentre arriva come una ghigliottina il risultato del braccio di ferro a cui Pd e i 5 Stelle giocano sulla governance del sisma e che finisce in pareggio. Peccato che a perdere siano ancora le comunità terremotate e la cui sconfitta è sancita dalla regia sulla ricostruzione affidata dal Pd a Casa Italia. Un ulteriore blocco burocratico che va a sommarsi ai precedenti che paralizzano questi comuni da oltre tre anni».

Trancassini: «Ecco i risulti raggiunti»

E poi ancora: «Rabbia e delusione per l’ennesimo decreto che scarno di contenuti si pone in un tema cruciale per l’Italia Centrale. Di contro sono riuscito a far estendere alle imprese boschive le agevolazioni economiche rivolte alle imprese agricole. A far calendarizzare la mia legge sulle emergenze per gennaio. E ad impegnare tutti i gruppi i parlamentari per sottoscrivere un Ordine del giorno per interventi urgenti sulla Via Salaria».

 

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