A Primavalle inaugurata la targa in memoria dei fratelli Mattei, uccisi dall’odio comunista
Una targa in memoria di Stefano e Virgilio Mattei. Perché la città di Roma non dimentichi la tragedia dei due fratelli morti nel rogo di Primavalle il 16 aprile 1973. Arsi vivi durante l’incendio appiccato nella loro abitazione da tre militanti di Potere Operaio. Fu uno degli episodi più brutali della cronaca drammatica degli Anni di piombo.
A Primavalle la targa in memoria dei fratelli Mattei
La cerimonia di inaugurazione della targa (con la scritta “Stefano e Virgilio Mattei uccisi dalla violenza politica”) è avvenuta questa mattina. In via Bernardo da Bibbiena alla presenza della famiglia, di personalità politiche e tanti cittadini del popolare quartiere. L’iniziativa è il risultato di un percorso condiviso, ottenuto grazie alla proposta dei consiglieri di Fratelli d’Italia del Municipio XV Stefano Oddo e Alberto Mariani, accolta all’unanimità. «Un piccolo ma significativo risultato. Raggiunto grazie all’impegno di una comunità che, per 46 anni, ha onorato e tenuto vivo il ricordo dei due fratelli di Primavalle», ha commentato Mariani.
«Sotto le case popolari di Via Bernardo da Bibbiena, abbiamo reso omaggio a Stefano e Virgilio Mattei. Con una targa proprio dove morirono. Oggi è solo un punto di partenza per ricordare chi è stato ucciso dall’odio comunista», ha detto Oddo. «Ringrazio le tante persone che sono venute questa mattina. Dagli esponenti politici presenti, la vecchia guardia che mai è mancata a questi appuntamenti. Ma il mio più grande ringraziamento è ad Antonella Mattei. Che mi ha voluto lì vicino a lei durante il rito istituzionale».
«Come Fratelli d’Italia siamo stati orgogliosi di aver proposto questa iniziativa», scrive su Facebook Giorgia Meloni.«Che è stata poi condivisa e ha consentito di celebrare oggi una cerimonia istituzionale alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Municipio XIV e della Regione Lazio. Spiace molto per l’assenza di un esponente della giunta Raggi, ma oggi non è il momento delle polemiche. Oggi è il momento della memoria di uno dei crimini più orrendi degli Anni di piombo».
Per non dimenticare e tramandare
Oltre al presidente del Municipio, Alfredo Campagna, alla cerimonia hanno preso tra gli altri Fabio Rampelli, Gianni Alemanno, Domenico Gramazio. E la famiglia Mattei con Antonella, la sorella di Stefano e Virgilio che da anni porta avanti la battaglia per mantenere vivo il ricordo.
«Il rogo di Primavalle rappresenta una pagina scura della nostra storia. Che abbiamo il dovere di ricordare e tramandare. Soprattutto perché, a distanza di 46 anni dalla notte del 16 aprile 1973, ancora non è stata fatta giustizia. Un giovane e un bambino vittime dell’odio politico. La cui unica colpa, se di colpa si può parlare, è stata quella di essere figli di Mario Mattei. Allora segretario della sezione del Movimento sociale italiano di Primavalle», hanno dichiarato i deputati di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo e Marco Osnato.
Mi sarebbe sembrato doveroso specificare il nome della militanza politica alla quale appartenevano questi criminali
Uccisi dall’odio comunista, uccisi dall’odio di quelli che hanno poi preso il potere: perché non ricordiamo i nomi di alcuni aderenti o simpatizzanti di Potere Operaio diventati poi famosi, sindaci e governatori, banchieri e bancarottieri, che hanno dato un buon contributo alla rovina dell’Italia? perché non facciamo indagini se apparteneva a Potere Operaio pure qualche loro famoso amico, noti manager schiavisti, i re delle delocalizzazioni?