Abusi sui bambini, il Papa più avanti della politica. Donzelli: «Da Bibbiano al Forteto, hanno paura»
Forteto, Bibbiano, sugli abusi ai bambini il Papa sembra più coraggioso della politica italiana….
“Il Parlamento invece pare chiudersi a riccio. La commissione d’inchiesta sul caso esploso in Toscana anni addietro non parte. Le forze politiche di maggioranza la rinviano ancora ed è una vergogna oggettiva”. Lo dice al Secolo d’Italia il deputato Giovanni Donzelli, parlamentare toscano di Fratelli d’Italia, che sul caso Forteto ha condotto una durissima battaglia fino al varo della commissione.
“Una certa politica – aggiunge – ha raggiunto livelli così bassi da far apparire cose di buonsenso come lungimiranti. Accusano la destra di aver strumentalizzato il caso per distrarre dalla realtà: sono i minori le vittime di questa vicenda, strumentalizzati per interessi economici e personali. E adesso pretendono anche che stiamo zitti?”
Lo scandalo del Forteto: si blocca la verità per una poltrona
Chi e che cosa frena il varo della commissione d’inchiesta?
“Pd e Movimento 5 Stelle stanno litigando su tutte le poltrone, e fra queste anche quella del Forteto. Nella migliore delle ipotesi si tratta di questo. Sono nove mesi che l’istituzione della commissione d’inchiesta parlamentare è una legge dello Stato: quando partirà dovrà indagare anche per capire se fra i motivi di questo inaccettabile ritardo ci sia il tentativo di qualcuno, ancora oggi, di coprire i pedofili e i loro amici”.
Il Forteto in sintesi… molti italiani ancora non sanno…
“Il Forteto nasce negli anni ’70 dalla spinta ideologica del ’68. L’idea di una vita comunitaria a contatto con la terra e la natura si è trasformata presto in un luogo dove si sono commesse le peggiori angherie. Bambini con situazioni difficili affidati dai magistrati e poi abusati. Non si parla solo di abusi fisici, ma anche psicologici e sociali che hanno coinvolto anche le persone entrate in buona fede per lavorare e scappate per disperazione. E pensare che per anni le istituzioni della sinistra l’hanno incensata presentandola come un esempio. Il Forteto è stata una vera e propria setta”.
Indagare su chi ha coperto gli abusi, dalla politica ai magistrati
Dove dovrebbe spingersi la commissione?
“La commissione d’inchiesta ha il dovere di indagare sulle responsabilità dei magistrati, della politica, e di tutti quegli ambienti che hanno permesso a dei mostri di agire indisturbati, sguazzando in un sistema di potere granitico creato dalla sinistra in Toscana. Ma soprattutto è un risarcimento di verità e giustizia che lo Stato deve alle vittime: lo stop, per contro, rappresenta l’ennesima ferita inferta”.
Perché non può presiederla chi ha denunciato lo scandalo?
“Io penso che certamente non possano presiederla rappresentanti in continuità con le forze che per anni, al governo della Toscana, hanno finanziato il Forteto, lo hanno accreditato fino ad usarlo per le campagne elettorali. Sulla verità non possono esserci compromessi: per indagare efficacemente è necessario conoscere in modo approfondito la vicenda, dalle sentenze al lavoro delle due commissioni d’inchiesta toscane, le cui relazioni sono state approvate all’unanimità dal Consiglio regionale. Mi auguro che nessuno si sogni di mettere in discussione questi documenti”.