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I pescatori dei compartimenti di Chioggia e Caorle protestano contro le nuove norme UE sulla pesca a strascico: calamaretti, telline e seppioline non potranno essere catturati a meno di tre miglia dalla costa, usando reti con maglie pi larghe, di conseguenza niente fritture di paranza al ristorante, ma solo gamberoni e calamari nelle misure consentite: questa mattina oltre duecento motopescherecci, con a bordo circa tremila pescatori, hanno inscenato un carosello sul Canale della Giudecca, prima di attraccarsi davanti alla Capitaneria di Porto veneziana: poi una delegazione guidata dai sindaci dei comuni lagunari e stata ricevuta dal governo regionale, per presentare una mozione di protesta al parlamento europeo.   Andrea Merola/dba
I pescatori dei compartimenti di Chioggia e Caorle protestano contro le nuove norme UE sulla pesca a strascico: calamaretti, telline e seppioline non potranno essere catturati a meno di tre miglia dalla costa, usando reti con maglie pi larghe, di conseguenza niente fritture di paranza al ristorante, ma solo gamberoni e calamari nelle misure consentite: questa mattina oltre duecento motopescherecci, con a bordo circa tremila pescatori, hanno inscenato un carosello sul Canale della Giudecca, prima di attraccarsi davanti alla Capitaneria di Porto veneziana: poi una delegazione guidata dai sindaci dei comuni lagunari e stata ricevuta dal governo regionale, per presentare una mozione di protesta al parlamento europeo. Andrea Merola/dba

Addio frittura di paranza: la follia dei burocrati Ue colpisce ancora…

Economia - di Redazione - 29 Dicembre 2019 - AGGIORNATO 29 Dicembre 2019 alle 19:01

Vita dura per gli amanti della frittura di paranza. Ma anche per gli appassionati della tartare di gamberi rossi e viola.  Due specie pregiatissime tipiche delle regioni del Sud Italia dal gusto eccellente. Dal primo gennaio 2020 l’Unione Europea, infatti, cambia le regole per la pesca a strascico nel Mediterraneo occidentale di sei specie molto apprezzate in Italia. Il  gambero viola, il rosa e il rosso e poi il nasello, lo scampo e la triglia di fango.

Le nuove norme comunitarie, che si applicano anche a Spagna e Francia, puntano a tagliare le giornate in mare dei pescatori del 10%, percentuale che potrebbe arrivare al 40% nei prossimi quattro anni. E questo dalla Liguria alla Sicilia settentrionale, inclusa la Sardegna e a ridurre quindi lo sforzo di pesca complessivo. A ricordarlo è Fedagripesca-Confcooperative Pesca nel Mediterraneo, evidenziando che Bruxelles introduce anche un periodo di fermo di tre mesi per la pesca dell’anguilla. Oltre alla riduzione delle catture e sforzo di pesca per i piccoli pelagici nell’Adriatico e, sempre nell’Adriatico, un limite di sforzo di pesca per i demersali, le specie che vivono nel fondale.

Si tratta di prodotti ittici molto richiesti dal mercato. Basti pensare che nasello, scampo e triglia costituiscono il trio simbolo della pesca di paranza. Secondo un’indagine di Fedagripesca, la frittura è un piatto evergreen apprezzato da tre italiani su quattro. Entrata di diritto nei regimi alimentari delle diete più avanzate.  Con i gamberi che sono riservati anche alle occasioni più importanti, spesso consumati al ristorante.

I nuovi paletti europei, frutto di un piano pluriennale di ricostituzione degli stock ittici demersali, secondo Fedagripesca, “avranno un impatto importante in un’area di mare dove la pesca a strascico conta il 29% del totale della flotta nazionale, il 25% degli occupati e il 26% della produzione.
Parliamo del futuro di 2 mila lavoratori, oltre 700 pescherecci, per una produzione che vale 120 milioni di euro l’anno”.

Addio frittura di paranza: la follia europea colpisce ancora.

 

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Ci sono 5 commenti

  1. Lia Ferrari ha detto:

    Maledetta la Europa e il nostro governo che accetta tutto

  2. Paolo Chirici ha detto:

    Non mi sembra follia regolamentare finalmente un settore,quello della pesca a strascico,altamente distruttivo dell’ambiente marino,in quanto,non essendo pesca selettiva,danneggia irreparabilmente i fondali e l’habitat.Basta vedere aprire il sacco,dopo una strascicata,selezionare le specie interessate e remunerative e poi rigettare a mare,a palate,tutto quello che non interessa.Quanto deve durare questo scempio?Se per qualche tempo si deve rinunciare alla frittura di paranza non si muore certamente di fame!

  3. Silvia Toresi ha detto:

    Forse dovremmo uscire anche noi dalla Comunita’ Europea!!!!!

  4. Sergio Milini ha detto:

    BASTA EUROPA

  5. Leonardo Zangani ha detto:

    Basta con questi burocrati che ora invadono anche le nostre abitudini culinarie. E’ ora che ci stacchiamo una volta per tutte da questi inerti mangia pane a tradimento che vanno a Bruxelles a passarsela aspese nostre. Gli Inglesi ci insegnano.

di Redazione - 29 Dicembre 2019