Al prete che chiama Salvini “bestia, porco” arriva la solidarietà del vescovo di Milano (video)
Prete, vescovo, chiesa, tutti contro Salvini e contro milioni di italiani. Questa chiesa insegna a odiare. Un prete che odia non si può sentire. E poi ha avuto anche la solidarietà dell’arcivescovo. E il Papa? Si chiama Giorgio De Capitani, 81 anni. È già stato condannato l’11 novembre scorso per diffamazione contro Matteo Salvini. E non si pente. Questo prete ha detto diverse frasi molto cristiane. Con voce da invasato. “Salvini bestia. Criminale, Porco. Ti spaccherò la faccia. Se lo chiamo pezzo di merda offenderei la merda”.
Il prete non si pente
A Fuoridalcoro si è saputo anche che il vescovo di Milano, tale Mario Delfini, gli ha clamorosamente ha espresso la solidarietà. Poi si lamentano se le chiese sono sempre più vuote. Questo vescovo che odia ha addirittura offerto al prete un sostegno economico. Alla fine della trasmissione, intervistato, il prete ha aggiunto anche altre oscenità. “Non mi pento, assolutamente”: E anche “Se Salvini morisse, non piangerei…” Ci vergognamo per lui e per il vescovo. E per tutta la chiesa ridotta così da questi personaggi ignobili. Da Salvini il commento più caritatevole: “Poveretto, preghiamo per lui, ne ha bisogno”.
IL PRETE CHE ODIA SALVINI NON SI PENTE
“Non piangerei se morisse Salvini”. Se questo è un prete… Una preghiera per lui, ne ha bisogno.
Pubblicato da Matteo Salvini su Sabato 7 dicembre 2019
Consacrati privi di fede, che fanno propaganda ideologica e non testimoniano il Signore. Salvini non convince come politico, loro ancor meno come servi di Dio.
Gesù Cristo sta per tornare….. chi tratterà più severamente?
Loro o Salvini?
La risposta sorge immediata.
Se questi sono i preti di adesso si capisce perché le chiese sono sempre più vuote, dove è il messaggio d’amore, tolleranza, perdono del buon Gesù? Questa chiesa ormai è solo più capace di seminare odio, si è allontanata dalla gente normale, è contro il razzismo ma è ancora sessista, ha parole solo per chi gli porta soldini in tasca. La.mia povera nonna diceva già allora che la Chiesa è una bottega.
Oh, che strano! Mons. Delpini ha dato la sua solidarietà a questo individuo che trasuda odio ossessivo e diabolico, ma si è ben guardato dal manifestare alcuna solidarietà al ragazzo vittima del prete pedofilo Mauro Galli, condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, e coperto lungamente dalla sua diocesi. Che i milanesi sappiano chi è il loro arcivescovo, e chi sono i loro preti.
questi sono le persone che dovrebbero porgere l’altra guancia ecco perchè diminuiscono le persone in chiesa e le offerte dell’otto per mille perchè abbiamo preti che invece di predicare amore tra le persone predicano solo odio.
spero che quando la destra andrà al governo facciano pagare l’IMU alla chiesa che usa gli immobili per fare business.
Già da tempo il Verbo affidato a codesti “mascalzoni”, come direbbe il don Rodrigo manzoniano, si era ridotto a chiacchiera, ora , addirittura, è diventato ingiuria. Del resto, come ho già avuto occasione di scrivere in merito alla guerra civile 1943-45 e in precedenza in Spagna, nel 1936, ho ascoltato testimonianze e visto foto in cui prelati armati assassinavano militari della Guardia Civil. Ormai sono semplicemente dei farisei, attenti solo ad occuparsi di questioni temporali d’accatto e da cui stare ben bene alla larga. Il poeta Virgilio direbbe “Sunt lacrimae rerum”.