Cannabis, il colpo di mano dei Cinquestelle scatena le proteste: «Siete il peggio della politica»
“Un colpo di mano”; una “manovra ideologica”; “una vergogna”. L’emendamento del M5S , inserito surrettiziamente in manovra, che di fatto apre alla vendita della cannabis light suscita grande allarme e durissime proteste nel mondo dell’associazionismo. In particolare, Pro Vita, il Moige e il Family Day hanno dato voce al disagio profondo che percorre larga parte della società italiana.
Pro Vita: “Per fare cassa avvicinano i giovani alla droga”
“L’emendamento sulla cannabis light nella legge di stabilità, per legalizzare la vendita al pubblico di derivati della cannabis che non superino lo 0,5% di principio attivo, trasformerebbe la Finanziaria in una Manovra ideologica fatta sulla salute delle persone, soprattutto degli adolescenti”, hanno commentato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia. “Se queste sono le priorità, con la disoccupazione ad altissimi livelli, la mancanza di investimenti sul capitale umano, le aziende che chiudono e i tanti abusi contro cui intervenire, gli italiani non possono dormire sonni tranquilli“, hanno aggiunto, facendo appello anche a un intervento di Sergio Mattarella. “Non si possono firmare leggi che contengano principi contrari alla legge e che scavalchino quanto deciso dalle Sezioni unite della Cassazione. Si deve stigmatizzare immediatamente – hanno concluso Brandi e Coghe – il principio che, per fare cassa, lo Stato accetti che tanti giovani si avvicinino all’uso della droga e allo sballo come soluzione”.
Moige: “Aumenteranno i consumi di cannabis”
A sottolineare, poi, la scorrettezza del metodo è stato Antonio Affinita, direttore generale del Moige. “Inserire all’interno di una finanziaria un tema così dibattuto e articolato, è un colpo di mano che ci lascia perplessi.