Capodanno con spettacolo alla Garbatella: protagonisti Giò Di Sarno e l’Orchestraccia

28 Dic 2019 12:04 - di Redazione

Cultura e divertimento nei quartieri storici della Capitale. In occasione della notte di San Silvestro l’Orchestraccia è pronta a concludere il 2019 e ad iniziare il nuovo anno con un concerto imperdibile in Piazza Damiano Sauli, storica location cinematografica situata nel cuore di uno dei quartieri più rappresentativi ed affascinanti di Roma, la Garbatella.  

Il “Capodanno a Garbatella”, sarà un evento a carattere completamente gratuito. Ad organizzarlo Mompracem Srl in collaborazione con la Regione Lazio e il Municipio Roma VIII, condurrà da Giò Di Sarno.

Il Capodanno alla Garbatella con Giò Di Sarno e l’Orchestraccia

La bravissima artista per l’occasione canterà alcuni brani della sua amata Napoli. Lo spettacolo avrà inizio alle 18.00 con delle attività per i più piccoli, per proseguire poi con le esibizioni degli artisti dell’Accademia Spettacolo Italia e culminare alle 23.00 con l’attesissimo show del collettivo rock-folk romano più amato. Musica e dj accompagneranno il pubblico sino all’alba per festeggiare un Capodanno indimenticabile.

L’appuntamento sarà il primo di una serie di iniziative programmate dall’VIII Municipio in occasione del Centenario della Garbatella.

Una forma innovativa di spettacolo

L’Orchestraccia, gruppo itinerante delirante folk-rock romano, si descrive in modo davvero creativo sulla propria pagina fb. Il gruppo nasce dall’idea e dalla voglia di attori e cantanti e musicisti di unire le loro esperienze reciproche e confrontarle cercando una forma innovativa di spettacolo nel panorama italiano. Una forma che comprenda musica e teatro in una lettura assolutamente attuale.

Lo spunto è stato prendere dal folk degli autori romani tra Ottocento e Novecento tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana. Dimostrando la loro attualità e la loro freschezza rivisitandone gli arrangiamenti, canzoni come “Alla renella” sembrano scritte oggi. Così come le poesie di Trilussa ( L’elezzione del presidente, Le cose come stanno ), delineando il ritratto di un paese che evidentemente nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in una maniera prevaricatrice ed arrogante. A tutto questo si aggiungono anche degli inediti. Questi ben si sposano alle storie dei ragazzi di oggi che non riescono a trovare una casa o un lavoro per farsi una famiglia. Oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti. Usando delle misture di suono estremamente moderne, dal dub, al punk-rock al patchanka, l’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere, commuovere.

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