Casaleggio e associati, è proprio vero che la casta costa. Meloni: hanno moltissimo da chiarire…
Casaleggio e associati, i nodi vengono al pettine. “Penso ci siano molte cose da chiarire nel coinvolgimento di Casaleggio su una serie di questioni. Penso che la questione non sia affatto secondaria, per esempio, su tutto quello che riguarda anche i rapporti con la Cina, con il 5G, con Huawei”. Lo dice la leader di Fdi Giorgia Meloni, interpellata dai giornalisti fuori Montecitorio. Secondo la parlamentare “va assolutamente tenuto in considerazione” il pronunciamento del Copasir su questo tema. Perché la sicurezza nazionale di uno Stato sovrano come l’Italia non può essere assoggettata agli interessi di qualche azienda legata ai ministri del governo”. Sul ruolo di Casaleggio, Meloni conclude: “Secondo me c’è da chiarire, ma ci sono molti elementi che lascerebbero pensare che c’è un conflitto di interessi”.
Gasparri: Casaleggio ha molto da chiarire
”Sulle vicende di Casaleggio e dei grillini sto preparando un dossier che invierò alla magistratura, all’autorità Anticorruzione e all’autorità sulla Privacy. Ci sono stati rapporti tutti da chiarire con tante aziende, pubbliche e private, da Poste a distributori di cibo, che devono essere chiariti”. Lo dichiara Maurizio Gasparri (Fi). “Quanti soldi – aggiunge – hanno versato costoro o alla società Casaleggio o al blog di Grillo? Perché sono stati dai questi soldi? Era solo un investimento pubblicitario? E perché farlo sul blog di Grillo o attraverso la Casaleggio? Quali incarichi ha avuto Casaleggio? Quali emendamenti riguardanti alcune di queste società sono stati presentati dai parlamentari grillini? Ed erano consapevoli di questi rapporti economici e hanno agito su impulso di qualcuno del vertice del movimento grillino o spontaneamente?”.
“Pronti a combattere grillini e toghe compiacenti”
Gasparri prosegue: “Ci sono molte cose da chiarire. Un fiume di denaro che è andato verso il blog di Grillo e la società di Casaleggio che non può essere ignorato. Saremo implacabili. Abbiamo preparato un dossier e se la magistratura non si muoverà, denunceremo i magistrati, la cui inerzia nei confronti dei grillini è gravissima ed eclatante. Del resto – conclude – già le intercettazioni del trojan sul caso del Csm ci hanno fatto capire di che pasta sia fatta la magistratura italiana. Siamo pronti a combattere, sia i grillini che le toghe compiacenti”.
Anche la Lega commenta. “Quindi quello che sta venendo fuori dalle indagini è che un’azienda privata finanziava anche il M5S per avere qualche aiutino e qualche favore? E nessun parlamentare grillino dice nulla? Che pena”. Così Igor Iezzi, deputato della Lega riferendosi alle ultime indiscrezioni sui rapporti tra Moby Spa, compagnia di navigazione, e la azienda di Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau che gestisce la piattaforma web del M5S.
E non tutte le critiche vengono da destra…
“Nel 2018, primo anno del Movimento 5 stelle al governo M5S, la Casaleggio Associati ha raddoppiato il fatturato, passato da 1 a 2 milioni di euro, e ha moltiplicato per 9 l’utile, secondo quanto scrive Repubblica. L’ex senatrice M5S Fattori dice a Linkiesta che Pietro Dettori, ex dipendente di Casaleggio e di Rousseau catapultato prima a Palazzo Chigi e ora alla Farnesina, sponsorizzava ai parlamentari M5S, che versano a Casaleggio 300 euro al mese, incontri con aziende clienti della Casaleggio Associati. Il premier Conte e il ministro Di Maio quando daranno spiegazioni su questo?”. Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi. “Quando istituzioni e magistratura – prosegue Anzaldi – si occuperanno del presunto conflitto di interessi di Davide Casaleggio? La cosiddetta legge Spazzacorrotti targata M5S si occupa di partiti, di fondazioni, ma non di Srl. E’ legge Spazzacorrotti o Salva-Casaleggio?”.