Castagnetti, siluro sul governo: meglio calare il sipario. Un avvertimento dall’alto?
Castagnetti, padre nobile del Pd, dice basta. Governare in questo modo, con Di Maio che tiene il paese sull’altalena, non è più possibile. Ecco le sue parole, esternate in un tweet il cui peso non è da sottovalutare. E’ noto infatti il legame tra Pierluigi Castagnetti e Sergio Mattarella.
“È oggettivamente sempre più difficile continuare a governare in questo modo, dove i 5S rimettono in discussione ogni cosa ogni giorno, pensando solo a un molto ipotetico vantaggio elettorale e disinteressandosi dell’interesse e della credibilità del paese. Caliamo il sipario?”. Così Castagnetti su Twitter e la sua esternazione non è passata inosservata, proprio perché è annoverato tra i consiglieri più fidati del Quirinale.
Castagnetti voleva far sapere che il presidente Mattarella è stanco di questo governo inconcludente? Non è certo, ma è una possibilità. Il disagio nel Pd si fa del resto sempre più forte, soprattutto da quando Di Maio è stato di fatto commissariato e non risulta più un interlocutore credibile.
A ingarbugliare una situazione già di per sé non certo fluida ci si è messo pure Alessandro Di Battista. Che ha scelto le colonne del Fatto quotidiano (giornale che detta la linea al M5S) per far sapere quali sono i desiderata dell’ala movimentista. Acceleratore spinto sul giustizialismo e no alla riforma del Mes.
Proprio questo è il terreno più scivoloso per l’alleanza giallo-rossa. Il trattato non è emendabile per il piddino Gualtieri, mentre è modificabile per i Cinquestelle. E lo scontro si consuma mentre Conte si appresta a spiegare alle Camere cosa ha veramente combinato sul fondo Salva-Stati. Che la tensione sia alle stelle lo dimostrano anche le parole di Graziano Delrio, uno dei più dialoganti con i pentastellati. “Il M5S non provochi crisi di credibilità dell’Italia”. Se questo è il quadro, difficile pensare che Castagnetti abbia buttato là il suo tweet come sfogo momentaneo.
Ormai la frittata sembra fatta, o almeno così ci dicono. Serve un moto popolare per rigettare il MES e questo governo. Bisogna modificare la costituzione con un presidente eletto dal popolo e togliere tutto quanto aggiunto dalla sinistra, tipo il pareggio di bilancio.
Ci ricordiamo come Castagnetti demonizzò Berlusconi e il suo Governo?
A parte lo specifico è un altro “salvatore della Patria”, un “uomo del destino” , uno dei tanti sedicenti eredi di Alcide De Gasperi. Come altri suoi compari ha fatto e disfatto e ha rotto le scatole a tutti: ma andarsene mai?