Checco Zalone fa l’antifascista, per questo stavolta i premi sono assicurati

28 Dic 2019 14:26 - di Mario Aldo Stilton
Checco Zalone
Checco Zalone stavolta sbaraglierà il campo: David di Donatello e Nastro d’Argento assicurati. Non farà prigionieri: il suo film “Tolo Tolo” sicuramente e certissimamente antifascista non vincerà solo al botteghino. Con oltre mille sale prenotate quello è già chiaro. Vincerà i premi! Farà incetta di premi.
E finalmente, si dirà. Miglior film, migliore sceneggiatura, miglior tutto e di più. Un pallottoliere di premi.
Perché stavolta la nostrana critica fieramente antifà, quella congrega di nasini fini che la puzza del plebeo ignorante l’avvertono a chilometri manco fossero Grizzly, non gli si opporrà. Né lo snobberà. Anzi.
Siamo certi si sbraccerà, si prodigherà per dare al Checco redento e antifascista quel che negò risolutamente le quattro volte precedenti al becero Checco qualunquista e populista: il riconoscimento di film d’autore.

Checco Zalone “genio” non più populista

Questo “Tolo Tolo” non è infatti un film per tutti. Meglio: è per tutti, ma soprattutto, anzitutto è per Loro. Lorsignori. O, per dirla alla Longanesi, per la nota congrega di “buoni a nulla capaci di tutto”.
Cervelli tronfi di supponenza che in precedenza hanno negato qualsiasi agibilità culturale e intellettuale all’improvviso manifestarsi del fenomeno comico pugliese. Cervelli sempre saturi di boria che, però, stavolta correranno a genuflettersi al “genio” Zalone non più populista, ma finalmente antifascista sbocciato grazie al concime di Paolo Virzì, al cammeo di Nichi Vendola e ai soldi profumati di Medusa.
Perciò, tutti al cinema e senza vergogna: avrà buona, buonissima, ottima critica l’ultima fatica di Luca Medici.
Checco vincerà i suoi premi. Vincerà il David e il Nastro e tanto altro ancora. E, finalmente sazio, potrà di nuovo dare libero sfogo al suo estro.
Per tornare ad essere l’inarrivabile Checco Zalone che fu.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • 28 Dicembre 2019

    Da quel che ho capito forse ha fatto di piu’. Ha messo su un mondo che la destra puo’ capire esser “di destra o di sinistra” e chi e’ di sinistra.. pure.. pura inquietudine per tutti.. e grandi discussioni.