Conte “tradito”: anche l’ex moglie gli fa causa. E porta in giudizio Palazzo Chigi. Ecco perché

28 Dic 2019 16:57 - di Redazione
Conte foto Ansa

La notizia è di quelle che non può rimanere nei confini casalinghi stile Guerra dei roses. A renderla nota è Il Tempo, poi ripreso tra gli altri anche dal sito de Il Giornale, che titolano rispettivamente: «Povero Conte, l’ex moglie fa causa al premier». E «L’ex moglie del premier Conte fa causa contro Palazzo Chigi». Più chiaro di così…

Conte nelle peste: l’ex moglie fa causa alla Presidenza del Consiglio

Dunque, proprio così: Valentina Fico, ex coniuge di “Giuseppi” e madre dell’unico figlio dell’attuale premier, ha citato in giudizio la presidenza del Consiglio. Il motivo? A sua detta l’hanno esclusa dall’assegnazione dei premi lavorativi durante il congedo di maternità. O più precisamente, come riporta il quotidiano capitolino in apertura del servizio: «Il ricorso ha il numero 2087 del 2019. L’avvocato Costantino Ventura di Bari l’ha presentato al Tar del Lazio per conto di dodici clienti. Tutte donne. Tutte avvocatesse dello Stato. Ad essere citata in giudizio è in primis la presidenza del Consiglio dei ministri nella persona del suo legale rappresentante».

Valentina Fico ricorre insieme ad altre 11 avvocatesse

Andiamo con ordine: a quanto risulta da quanto pubblicato dai quotidiani appena citati, Valentina Fico, avvocato come il suo ex compagno, denuncia di essere stata a sua detta erroneamente estromessa dai premi lavorativi durante il periodo di congedo per maternità. Ora perciò, rivendica quanto le sarebbe economicamente spettato quando era incinta e che non le sarebbe stato riconosciuto. E intanto un primo record lo vince: «Rientra a pieno titolo tra le (non poche) avvocatesse dello Stato che ha citato in giudizio Palazzo Chigi. Una querelle a dir poco insidiosa, per non dire visibilmente imbarazzante, quella che sta per abbattersi sul sedicente avvocato del popolo fresco di incontro stampa di bilancio di fine anno. Certo, la Fico è in buona compagnia: ma proprio il suo nome in cima alla lista delle 12 colleghe pronte a citare in giudizio la presidenza del consiglio salta agli occhi nel gruppo delle ricorrenti decise ad avere una sorta di risarcimento per l’ammanco subìto.

Vogliono essere risarcite “per la mancata corresponsione di premi”

Come scrive Il Tempo e rilancia Il Giornale, insomma, «l’avvocato Fico, come le altre undici colleghe, vuole essere risarcita “per la mancata corresponsione dei premi per la vittoria delle cause della avvocatura, essendone stata esclusa durante la gravidanza quando era in congedo di maternità”. Maternità che risale a dodici anni fa, quando Giuseppe Conte non avrebbe mai immaginato di diventare, un giorno, premier». Non solo: «Un danno – riferisce il quotidiano diretto da Bechis – che la Fico ha subito, come sostenuto dal suo legale Costantino Ventura, nel momento in cui la sua assistita, all’epoca, “è venuta a trovarsi in stato di gravidanza. E pertanto con decreto dell’Avvocato generale dello Stato in data 16.10.2007 è stata collocata in congedo straordinario per maternità per il periodo dall’11.04.2007 al 10.09.2007 per la nascita del figlio Nicolò Conte. Con esclusione però dalla partecipazione al riparto delle competenze di cui all’articolo 21 del regio decreto n. 1611/1933».

Che grana per Conte, strapazzato dalla ex…

Dunque, tutto in mano agli avvocati. Anzi, alle avvocatesse. E palazzo Chigi trema: in caso di sconfitta le casse dovrebbero aprirsi e anche di brutto. La vittoria delle ricorrenti potrebbe significare un esborso per premi lavorativi di decine, forse centinaia di migliaia di euro. Una grana seccante per Conte già vessato nella sua veste dagli alleati di governo. E ora anche strapazzato dalla ex…

 

 

 

 

 

 

 

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