Contrabbandieri di carburante per autotrazione sgominati dalla Gdf di Roma: 16 custodie cautelari
Depositi a Pomezia e Formello
Inoltre due depositi commerciali, a Pomezia e Formello, erano le basi logistiche del sodalizio. Siti in cui il prodotto rimaneva il tempo strettamente necessario. Quello per essere dirottato, “in nero”, ai distributori compiacenti. Tutte “pompe bianche”, per la vendita al dettaglio. A capo dell’organizzazione un quarantacinquenne napoletano. Le operazioni avvenivano in un contesto ben organizzato con compiti definiti. Gli autotrasportatori si occupavano dello spostamento del gasolio. Gli addetti alla “staffetta” delle autocisterne e “le vedette” delle zone di travaso, avevano il compito di eludere eventuali controlli. In ultimo i “contabili”. Coloro cioè incaricati della creazione dei falsi documenti accompagnatori. Oltre che della “sistemazione” del carteggio amministrativo dei depositi commerciali.