Da Mannoia alla Lucarelli: difendono anche le nocciole turche pur di attaccare Salvini
Ora la sinistra Social ha voglia di nocciole turche. Per la serie “Tutte le scuse sono buone per attaccare Salvini”, Fiorella Mannoia, Selvaggia Lucarelli conducono la pattuglia dei nocciolatori. «Ferrero ha 6000 dipendenti in Italia a cui quest’anno riconosce un premio di 2000 euro, ha il 40 % di dipendenti donne, stage per i figli dei dipendenti all’estero, un asilo nido e un’attenzione non proprio comune al welfare aziendale. Salvini si preoccupa delle nocciole turche». Così Selvaggia Lucarelli su Twitter.
La Mannoia twitta sulle nocciole migratorie
Poco dopo, si scatena anche la Mannoia. «Anche le nocciole sono migratorie». Anche la rossa cantante non vedeva l’ora di sfottere il leader della Lega. Lo fa appunto con un tweet, uno dei tanti contro Salvini.
Si scatena anche Luca Bizzarri
«Buongiorno amici, anche stamattina mi strafogo di nocciole turche». Luca Bizzarri scrive così su twitter ironizzando sulla polemica del leader della Lega, Matteo Salvini, contro le nocciole turche che Ferrero userebbe per fare la Nutella. Una foto di Bizzarri, con il viso nascosto da una busta di biscotti Ferrero alla Nutella, accompagna il cinguettio dell’attore.
Salvini argomenta la guerra delle nocciole turche
«Mi addolcisco la giornata, visto che sono uno dei massimi consumatori italiani di Nutella e derivati, con un appello alla Ferrero, “Comprate italiano”. La Nutella è dolce perché c’è lo zucchero, ma in Italia sono rimasti solo due zuccherifici». Così il leader della Lega, parlando in diretta Facebook, si rivolge all’azienda dolciaria di Alba. «Signori Ferrero – chiede – comprate zucchero italiano, nocciole italiane, latte italiano. Posso chiedere alle aziende che hanno tanti appassionati clienti in Italia di comprare prodotti italiani?».
“Altro che nocciole turche, Ferrero paga le tasse in Lussemburgo”
«Non vorrei infilarmi nella drammatica rottura sentimentale fra “capitano padano” e la Nutella, ma visto che ci siamo, vorrei dirgli che prima delle nocciole turche, il problema principale sarebbe la sede di Ferrero in Lussemburgo, con ‘qualche’ introito in meno in tasse in Italia”. Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu. «Questi nazionalisti di oggi – conclude il parlamentare di Leu – manco sono capaci di vedere dove sta il nocciolo (per l’appunto) delle cose e degli interessi nazionali». Insomma, il leader di Liberi e uguali rimprovera Salvini di non essere abbastanza sovranista. Paradossi della sinistra italiana.
Cosa piace alle “signore” della sinistra? Olio tunisino, nociole turche e… salame nero africano!
Se la sede in Lussemburgo fosse per ragioni fiscali, basterebbe adeguare le imposte in Italia o meglio in tutti i paesi dell’Europa. Menomale che ancora produce in Italia occupando lavoratori italiani.
Queste sono tre oche giulive, troppa importanza alle donne, andassero a fare le faccende di casa.
Andassero a rompere le “nocciole” da un’altra parte!