Disastro rifiuti a Roma: lo certificano i dati. Benvenuti attacca la Raggi: «Non ha più scuse»
Calano la differenziata e la raccolta porta a porta, aumenta la spazzatura. È un bilancio tutto in negativo quello dello stato dei rifiuti urbani a Roma. A certificarlo è stato l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel suo rapporto annuale sul tema. Uno studio che “ha certificato con dati certi ciò che da tempo sostenevamo: il modello 5Stelle sui rifiuti applicato a Roma è un fallimento, pura demagogia”, commenta Piergiorgio Benvenuti, portavoce del Movimento ecologista Ecoitaliasolidale e presidente di Ama dal 2011 al 2014.
Il fallimento di differenziata e porta a porta
Dal rapporto emerge che, per la prima volta nella storia della Capitale, la raccolta differenziata diminuisce: scende dal 43,2% del 2017 al 42,9% del 2018. Cala, inoltre, la raccolta porta a porta, che passa dal 33% al 31%, nonostante – sottolinea Benvenuti – sia “il metodo migliore per incrementare la differenziata”. “I dati – aggiunge l’ex presidente dell’Ama – evidenziano come, dal 2011, quando a Roma vi era una amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Gianni Alemanno e presidente di Ama dal 2011 sino al 2014 era il sottoscritto, la percentuale di differenziata sia sempre aumentata e che solamente lo scorso anno sia scesa”. Dunque, due dati negativi che denunciano l’incapacità della giunta Raggi di fare sistema intorno a un comparto delicato come quello dei rifiuti, tanto più se si considera che dallo stesso rapporto emerge come nel Lazio, invece, la differenziata aumenti.
Benvenuti: “Per il Campidoglio è sempre colpa di qualcun altro”
Infine il terzo dato: la produzione dei rifiuti aumenta del 2,5%, attestandosi a 1,7 milioni di tonnellate per un valore di 605 kg l’anno per abitante, con un incremento di 18 kg annui. Il tutto senza che il Campidoglio riesca a mettere in campo non solo politiche incisive, ma per lo meno non dannose.