Disastro rifiuti a Roma: lo certificano i dati. Benvenuti attacca la Raggi: «Non ha più scuse»
“Il Campidoglio continua a giustificare l’emergenza rifiuti a Roma come la conseguenza delle precedenti amministrazioni. O dell’incendio dell’impianto Tmb al Salario. Oppure dei giorni di malattia di cui usufruiscono, come ogni altro lavoratore, i dipendenti Ama, o del numero del personale che usufruisce della Legge 104. Nulla di più falso“, avverte Benvenuti. “Sta di fatto – chiarisce – che si sta vanificando il grande lavoro che era stato realizzato in passato e programmato per il futuro dall’amministrazione di centrodestra, che ha di fatto scritto la migliore pagina green in tema di gestione dei rifiuti a Roma”.
Quando Roma, col centrodestra, era esempio in Europa
Benvenuti, quindi, ripercorre i passi che, nel periodo della giunta Alemanno e della sua presidenza Ama, portarono Roma a far parte del “gruppo di testa” delle città più “green” d’Europa: prima di Parigi, di Bruxelles e di Madrid. Seconda solo a Monaco di Baviera. A fine dicembre 2012, partendo dal 22% di agosto 2011, la differenziata giunse al traguardo “storico” del 30%. Un anno dopo era balzata a poco meno del 40%, integrata in un “programma di pulizia, decoro, interventi straordinari – rivendica Benvenuti – di ben altro livello qualitativo e quantitativo”. Roma e l’Ama avevano, insomma, una strategia chiara – e vincente – sui rifiuti. E, non a caso, l’Ama raccolse il plauso di personalità internazionali come Jack Macy e Paul Connett, principale teorizzatore della strategia “Rifiuti Zero” a livello mondiale. “Per la prima volta – ricorda Benvenuti – si confrontarono con i dirigenti della municipalizzata, dando anche un valore internazionale al loro operato”.
Benvenuti: “Nei dati sui rifiuti il flop della giunta Raggi”
Sei anni dopo, di quel “tesoretto” di competenza, strategia e risultati non resta nulla. Sperperato nelle pieghe delle molte inefficienze pentastellate. “Ad oggi – sottolinea il presidente di Ecoitaliasolidale – i cassonetti proseguono a non essere svuotati a cadenza regolare; l’Ama prosegue con i bilanci non approvati dal 2017; dei 2.500 mezzi a disposizione, ad oggi sono funzionanti solamente il 55%, poco più della metà. Mezzi fortemente inquinanti, tanto da essere esclusi dalla delibera che vieta, dal 1 novembre, il transito delle vetture Euro3. Gli impianti sono in totale affanno, dei centri di trasferenza neanche l’ombra, lo stesso numero di isole Ecologiche del periodo 2011-2013″. Dunque, “i dati forniti dall’Ispra – conclude Benvenuti – certificano il flop che sta vivendo oggi la Capitale in tema di gestione dei rifiuti e il danno che la sospensione del programma green sui rifiuti sta producendo nella Capitale”.