Divorzio, se non c’è più amore si può dire addio al partner. Lo studio voluto da papa Francesco
Divorzio, uno tudio della Pontificia Commissione Biblica (Congregazione per la Dottrina della Fede), apre alle coppie che si separano. Si giustifica il coniuge che decide di dire addio al partner se nel rapporto non c’è più amore. E’ stato proprio papa Francesco a volere che venisse approfondito l’argomento.
Già Bergoglio, celebrando nel maggio 2018 una messa a Santa Marta alla quale prendevano parte coppie che celebravano le nozze d’oro, aveva affrontato l’argomento. “Noi non dobbiamo soffermarci sul fatto se si possa o meno dividere un matrimonio. Alle volte accade che il rapporto non funzioni e allora è meglio separarsi per evitare una guerra mondiale, ma questa è una disgrazia”. Oggi, il volume edito dalla Lev ‘Che cosa è l’uomo?’, a cura della Pontificia Commissione Biblica nel paragrafo dedicato al divorzio, scrive che l’insegnamento di Gesù “introduce elementi di radicale novità, poiché il Maestro asserisce perentoriamente l’indissolubilità del matrimonio, vietando il divorzio e nuove nozze”.
Divorzio, cosa dice lo studio della commissione
E tuttavia si ricorda che “non fa allora un atto contrario al matrimonio il coniuge che -constatando che il rapporto sponsale non è più espressione di amore – decide di separarsi da chi minaccia la pace o la vita dei familiari. Anzi, egli attesta paradossalmente la bellezza e la santità del vincolo proprio nel dichiarare che esso non realizza il suo senso in condizioni di ingiustizia e di infamia”.
Si tratta di uno studio fondato sulla lettura antropologica sistematica della Bibbia aggiornata ai nostri giorni. “La richiesta – spiega a Vatican news e all’Osservatore Romano il gesuita padre Pietro Bovati, segretario della Pontifica Commissione Biblica – è venuta dal Papa in persona. E il risultato sono i quattro capitoli di indagine conoscitiva della creatura umana e del suo rapporto col Creatore, così come narrati dalla Scrittura”.
“Nella sua storia millenaria – si legge nell’introduzione – l’umanità ha progredito nella conoscenza scientifica, ha via via affinato la sua consapevolezza dei ‘diritti dell’uomo’, testimoniando un crescente rispetto per le minoranze, gli indifesi, i poveri ed emarginati”, ma nonostante questi progressi si è perso in larghe parti del contesto contemporaneo il senso della vita umana come dono di Dio. Già San Paolo, si ricorda, attribuiva alla “mancanza del rispetto per Dio” la conseguenza di una società “pervasa da disordine, violenza, ribellione e spietatezza”.
Questo papa, oltre d essere eretico sta rivoluzionando quella che una volta era la chiesa cattolica. Forse presto arriverà al punto di suggerire di fare un di Orazio con un messaggio sul cellulare, come fanno i mussulmani.
Ma cosa spettano i preti e i vescovi e i cardinali osservanti la disciplina tradizionale a dichiarare eretico questo uomo. Che papa non è e non sarà mai. E a buttarlo fuori dalla chiesa cattolica.
Questo è un modo per adeguarsi all’andazzo attuale dove il matrimonio viene anticipatamente scartato come scelta o fatto e vissuto con la riserva mentale che se il rapporto non funziona più ci si lascia da buoni amici.
In questo ragionamento non viene in alcun modo considerato che per il cristiano il matrimonio è l’unione vincolante voluta dal Padre Eterno e sostenuta e proptetta da Gesù Cristo in caso di difficoltà degli sposi. Se qualcuno nella Chiesa dovesse malauguratamente decidere in modo diverso ci troveremmo al di fuori della tradizione cattolica, appiattiti sulla dottrina protestante. Mala tempora currunt !
sono perplessa, mi sembrano troppe le “innovazioni nel Sacro” sembrano più provvedimenti di natura “politica/marketing/sociale” e non Teologici
per non perdere il numero dei Cattolici (che, purtroppo si separano e peggio divorziano).
Tra un po’ papà Francesco introdurrà anche la poligamia. Il che mi fa dubitare se la Chiesa è ancora la rappresentanza di Cristo, o si è piegata anche Lei all’ Islam ed al political correcty.