Donald Trump incontra pure “Giuseppi” al vertice Nato: bilaterale veloce e inconcludente
Donald Trump vede “Giuseppi” Conte per ultimo. E pure di gran fretta. Perchè non ha voglia di stare ancora a Londra. Ma, deve completare il giro di valzer coi partner Nato. Così nel pomeriggio sciorina l’elenco dei colloqui e conclude: “..poi ci saranno Danimarca e Italia”. Ultima l’Italia. E non perchè più dolce. Ma perchè relegata, insieme ai danesi, tra i cattivi pagatori. Quelli, per l’appunto, che cincischiano sul 2 per cento di pil da destinare alla Nato. Già prima però Donald Trump aveva ha dichiarato di “aver parlato con l’Italia” del 5G cinese. E che gli era “sembrato che (Conte ndr) non volesse andare avanti” con il progetto cinese. Affermazione prima negata da “Giuseppi”: “Con me non ha parlato di questo. Lo posso assicurare. Posso dire che con Trump non ne abbiamo parlato. Abbiamo parlato di tanti argomenti ma non di questo”. Poi, dopo il faccia a faccia, confermata: “L’Italia non si sfila. Garantiremo la sicurezza della rete”. Perciò, ricapitolando: di che hanno parlato? “Abbiamo parlato della possibilità di cooperare nel campo industriale e aerospaziale” spiega Conte. E poi di Libia. “Abbiamo parlato a lungo della Libia, ho richiamato la sua sensibilità per una soluzione politica per la quale ci battiamo. Dobbiamo assolutamente avere il loro appoggio per indirizzare una soluzione politica”. Anche se in verità sul cuore della questione il nostro premier è stato lasciato fuori da Macron. Escluso dall’incontro a tema organizzato da Francia, Inghilterra, Turchia e Germania. Fatto che conferma che oramai in Libia l’Italia è residuale. E con Trump non si sarebbe parlato neppure di dazi. Perchè, aggiunge Conte, “non sono all’orizzonte”. Speriamo: l’ultima volta che era tutto ok, Trump ha messo i dazi sul parmigiano.