“Faccio cose, vedo gente”… in fondo fu Nanni Moretti a intervistare la prima sardina (video)
Eppure, da qualche parte, quella sardina devo averla già vista… E ti torna alla memoria Nanni Moretti, Ecce Bombo, “faccio cose, vedo gente”. Eccoli, i nipotini di Moretti, i loro papà facevano girotondi. Piazza San Giovanni, ieri il raduno degli ossessionati. Sardine militanti col tabù del sovranismo. La fiera del vecchiume con la faccia da rampollo con la paghetta di papà.
Le scemenze messe in fila alla pagliacciata tanto attesa sono difficili da numerare. Anche se va riconosciuto che la più bella di tutte l’ha pronunciata senza arrossire, Mattia Santori. E’ il cocco prediletto dalla Prody’s band, è arrivato a dire che “la nostra sfida è mantenere la spontaneità”. “Ma te c’hanno mai mannato a quel paese….“, avrebbe risposto Alberto Sordi.
I vecchi più giovani e l’antico repertorio
I vecchi più giovani della sinistra italiana sono arrivati a Roma promettendo la rivoluzione. Ma senza una ventata di novità. Con lo stesso copione dell’ultima settantina d’anni. La canzone più gettonata sempre la solita, quella che si intona in parrocchia da don Biancalani, sotto l’Albero di Natale a Torremaggiore e pure a San Giovanni, dove già l’avevano sentita qualche anno fa, Bella Ciao. Ma no? E vuoi mettere quel nuovissimo slogan, che fa tanto Premio Fantasia, urlato non si sa a chi “Ora e sempre resistenza”? L’antico repertorio non deve mancare mai. Così Zingaretti non si dispiace.
Per favore, mi dite dov’è il video dell’articolo? non lo trovo. Grazie
Alla fine dell’articolo
Credo che la sola reazione a tanta vetustà sia solo la noia. Se ne renderanno conto, questi giovanotti, prima o poi?
La pubblicità è l’anima del commercio.
Attenti destra italiana, perché, se non vi inventate qualche cosa, qualche altra pubblicità altrettanto ben fatta, rischiate di perdere, quando e se si faranno le elezioni.
Il guaio dell’Italia è la quasi parità fra destra e sinistra e con un paese diviso non si va da nessuna parte.
La destra deve accrescere i consensi con strategie e argomenti nuovi perché le sardine stanno logorando gli argomenti alla base del consenso guadagnato fino ad ora.
“A volte ritornano” è un short tale di Stephen King, e ieri i personaggi demoniaci c’erano tutti. Nel racconto viene evocato un DEMONE ancora più potente, come ieri, dopo i canti propiziatori, tra cui dopo 70 anni si è risentito “Fischia il vento”, anche quello fu COPIATO da una famosa canzone popolare sovietica, “Katjusa”, è stato evocato il DEMONE di piazzale Loreto, eterno convitato di pietra di una vetero sinistra che oltre non è mai riuscita ad andare oltre. Infine, commissario politico che ha letto il pistolotto bolscevico, sembrava un sessantottino noioso, di quelli che prendevano in mano il microfono per la prima volta e andavano avanti con tiritere farneticanti ,di cui è ineffabile maestro il noto sacerdote rosso delle TV compagne. Più che un programma politico è sembrata una pessima sintesi dell’editto del “Terrore”, proclamato da Robespierre sulla piazza della Bastiglia………”A volte ritornano”…..